Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

" Come siamo andati in Libia " e à/,tri scritti dal 1900 al 1915 risultati? - Deve astenersi dalla guerra? E allora non è questa la " pace ad ogni patto "? - Oppure deve assicurarsi la " pace dei liberi e dei forti " con una guerra? E allora perché E. T. Moneta fa eccezione per la guerra solo nel caso che con essa un popolo voglia conquistare l'indipendenza nazionale? Insomma, se, prima della rettifica di E. T. Moneta, io potevo credere che E. T. Moneta, volendo " la pace ad ogni patto," pensasse un'idea sbagliata, ma chiara; dopo la rettifica, non posso piu ammettere l'ultima parte di questa ipotesi; e in queste condizioni ogni errore d'interpretazione in ' . . me e pienamente spiegato. Dopo di che non mi resterebbe piu nulla da dire in risposta alla rettifica di E. T. Moneta, tanto piu visto e considerato che lui trova " strambe " le mie idee: manca dunque ogni base ad un'utile discussione. Ma, poiché E. T. Moneta si compiace di trovare nelle mie " stramberie " qualcosa da approvare, cioè il mio desiderio che l'Austria e l'Italia "provvedano ad eliminare le superficie di attrito; che rendono oggi cos1 difficile l'amicizia austro-italiana," io mi sento obbligato a dichiarare - a tutela delle mie idee, che saranno "strambe," ma che io voglio rimangano chiare e non si confondano nella nuvolaglia sentimentale dei pacifisti; - mi sento obbligato a dichiarare che la via, attraverso cui noi dobbiamo cercare di avere buoni e stabili rapporti italo-austriaci, non ha assolutamente nulla da vedere con quella che da E. T. Moneta e dai suoi - come dire? - compacifisti ' . e preconizzata. Nel recente congresso per la pace tenuto a Milano si fece voto per un accordo fra tedeschi e italiani dell'Austria; e si accolse con mal celata diffidenza e con indifferente freddezza un voto d'accordo fra gli slavi e gli italiani. Se i pacifisti avessero l'abitudine di studiare seriamente le condizioni reali dei paesi, a cui danno di tanto in tanto i loro patetici consigli, saprebbero che in Austria c'è una lotta spietata fra tedeschi e slavi; saprebbero anche che gli italiani sono oppressi dai tedeschi nel Trentino, e sono oppressori-oppressi dagli slavi nelle provincie del litorale; saprebbero finalmente che solo da un giusto accordo fra italiani e slavi contro i tedeschi può nascere la fine delle lotte nel litorale e della oppressione tedesca nel Trentino: e, invece di far voti per un accordo fra italiani e tedeschi, facendo il viso nero agli slavi, farebbero voti per un accordo fra italiani e slavi contro i tedeschi. * Sono io, dunque, un militarista, un guerrafondaio, una tigre 1rcana assetata di sangue? Non crederei. Ma, per quanto la guerra sia un fatto orribile e odioso a causa dei milioni di ricchezza che essa distrugge e delle migliaia di vite umane che maciulla in pochi giorni, io non posso non riconoscere che vi 50 BibliotecaGino Bianco

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