Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

LA politica estera ddl' Italia nazionale non può essere infranto a capriccio di uno solo dei contraenti; ma deve essere modificato o dopo una guerra o per accordi ·reciproci. Questo è necessario non solo ai nostri interessi in questo caso, ma in generale alla causa della democrazia e della pace. Secondo punto. - L'Italia deve volere, d'accordo con l'Inghilterra, che l'Austria e la Bulgaria o restituiscano lo status quo ante, oppure si accordino con le altre potenze interessate, cominciando dalla Turchia e dagli stati jugo-slavi, sui compensi da dare. Terzo punto. - Stabilito il principio dei compensi, l'Italia deve volere, d'accordo con l'Inghilterra, che la prima ad essere compensata sia la Turchia, che è stata danneggiata dal distacco definitivo della Bulgaria della Bosnia e della Erzegovina, su cui il trattato di Berlino riconosceva la sua alta sovranità. Della indipendenza della Bulgaria, che in fondo non fa se non affermare la propria indipendenza nazionale e che perciò deve avere le nostre simpatie, la Turchia può essere compensata con una indennità finanziaria, e con una convenzione militare che assicuri i due stati da sopraffazioni reciproche e prepari la via ad una federazione. Piu complicata è la faccenda dell'Austria. L'Austria crede di avere tutto fatto rinunziando a tenere presidi militari nel sangiaccato di Novi Bazar, e dicendosi pronta a trattare sulla questione del porto di Antivari, in cui ha il diritto di fare la polizia sanitaria. Ma l'abbandono del Sangiaccato è una burletta; e bisogna essere amenti, come l'ort. Tittoni, per prenderlo sul serio. Consolidandosi - come è desiderabile e sperabile - il regime costituzionale in Turchia, i posti militari tenuti dall'Austria nel Sangiaccato sarebbero stati per questa una passività bella e buona e una causa continua di difficoltà. Ritirandosi oggi, l'Austria non ,·fa se non rinun- . ziare ~ ciò che non può piu conservare, e creare difficoltà alla Turchia, che deve badare, in questi momenti difficili di transizione dal vecchio al nuovo regime, a mantenere l'ordine anche in quelle provincie. Se poi in Turchia fallisce il regime costituzionale e ritorna il dispotismo di una volta, l'Austria si ritrova con le mani libere per ricominciare da capo, e piu forte di prima in grazia dell'annessione definitiva della Bosnia ed Erzegovina. E non dovrà far altro che provocare qualche disordine o qualche incidente di frontiera nel Sangiaccato a mezzo di agenti segreti prezzolati, per avere il pretesto di intervenire a ristabilire l'ordine in un paese - poveretto! - cos1 anarchico e cos1 disgraziato. Quanto al porto di Antivari, su cui l'Austria si dichiara pronta a trattare, bisogna appunto... trattarne; ma esso riguarda il Montenegro e la Bosnia, non la Turchia. Alla Turchia l'Austria il meno che possa dare è la rinunzia alla concessione della ferrovia di Salonicco, la rinunzia al protettorato sui cristiani d'Albania, e una indennità finanziaria che, unita alla indennità bul43 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==