Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

"Come siamo andati in Libia" e a/,tri scritti dal 1900 al 1915 mania, all'Italia è piu utile stare con la Germania o con la coalizione antigermanica? Intendiamoci bene: è piu utile; non: è p1:u giusto. Nell'oceano tempestoso e malfido della politica internazionale, la bussola della giustizia - almeno per ora - serve pochino. E l'Italia commetterebbe uno sproposito enorme e irreparabile, se invece di badare ai propri interessi senza preoccupazioni sentimentali si attribuisse, proprio lei, la parte di giudice istruttore e di cavaliere errante: il meno che in questo caso potrebbe capitarle sarebbe di pagare le spese per tuttii e prenderle da tutte le parti. La Germania, oggi come oggi, ha proprio ragione - come pensa l'amico Ricchieri - a volere impedire la penetrazione politica della Francia nel Marocco? - Può essere; sebbene sia doveroso non dimenticare che la diplomazia tedesca ha nel suo passato troppii esempi di prepotenza, d'ingordigia, · di brutalità, di slealtà - la spedizione del 1900 insegna -. perché possa invocare oggi per sé il diritto e .la giustizia. Ma a dividere la ragione e il torto ci penseranno fra due secoli i professori di storia delle universit~ e gli aspiranti idem. Quel che oggi a noi importa sapere è con chi ci conviene meglio stare. Tenersi neutrali è impossibile e sarebbe stupido. Perché, se in una guerra marittima l'alleanza dell'Italia è indifferente tanto alla coalizione antigermanica che vincerebbe anche senza dell'Italia, quanto alla Germania che sarebbe schiacciata anche con l'Italia, in una guerra terrestre la condotta dell'Italia farebbe traboccare la bilancia. In una guerra terrestre la Germania alleata con l'Austria e con l'Italia, sarebbe sicurissima di vincere la Francia: la Francia, infatti, sarebbe costretta a dividere le sue forze fra la frontiera del Reno e quella delle Alpi; l'Austria terrebbe a bada la Russia; la Germania concentrerebbe tutte le sue forze contro l'esercito francese dimezzato e riporterebbe un facile trionfo. Un'alleanza, invece, fra l'Italia e la Francia sposterebbe tutto l'equilibrio delle forze: la Francia potrebbe raccogliersi tutta sul Reno; l'Austria dovrebbe badare all'Italia; la Germania dovrebbe difendersi anche dalla Russia; e contro l'esercito tedesco diviso in due parti la Francia avrebbe molte probabilità di vittoria. In entrambi i casi l'Italia, data la nostra imperfetta organizzazione militare, sarebbe sconfitta; ma in entrambi i casi le sconfitte italiane sarebbero indispensabili a permettere le vittorie degli alleati dell'Italia. E sarebbero in ultima analisi le vittorie terrestri quelle che deciderebbero la guerra, sia costringendo la Germania - minacciata per terra nei suoi organi piu vitali - ad accettare la pace, sia costringendo la Francia - domata un'altra volta dalla forza tedesca - a pagare il conto di tutte le sconfitte marittime subite dalla Germania. In queste condizioni è evidente che entrambi i partiti sono estremamente interessati a tirare a sé l'Italia. E se l'Italia, invece di dichiararsi risolutamente amica necessaria agli uni e nemica pericolosa agli altri, rimanesse 34 BibliotecaGino Bianco

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