Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

La politica estera dell'Italia incerta o si affermasse neutrale, diventerebbe nenuca, sospettata pnma, derisa e oppressa poi, da tutti. Con chi, dunque, ci conviene meglio stare? Primo punto: Alleati con la Germania e con l'Austria noi saremmo distrutti per mare; saremmo sconfitti per terra; vedremmo saldate ancor piu le catene disonorevoli e rovinose, che da venticinque anni ci rendono schiavi umili della Germania. Alleandoci con la coalizione antigermanica, saremmo sconfitti per terra dall'Austria, ma potremmo sperare con relativa sicurezza in una vittoria marittima nell'Adriatico, e questa vittoria costringerebbe l'Austria a premunirsi in casa propria contro un nostro sbarco. E quando si pensi che l'Austria è un paese sconquassato dalle lotte interne, che buona parte del1e' sercito dovrebb'essere adoperato a tener fermi gl'italiani e i magiari ed i tentativi d'insurrezioni proletarie; quando si pensi che il Montenegro potrebb'esser per noi un ottimo punto di appoggio, e che una politica leale e disinteressata potrebbe facilmente renderci amici, con l'appoggio dell'Inghilterra, gli stati slavi della penisola balcanica, si vedrà che in una campagna militare italo - austriaca le probabilità non sono tutte a vantaggio delPltalia. E a questo mondo è sempre meglio darle o avere qualche probabilità 9i darle, che riceverle o avere tutte le probabilità di riceverle. Secondo punto: Dalla Germania e dall'Austria noi non abbiamo nulla da ottenere. I nostri interessi, anzi, sono in pieno contrasto con quelli della Germania, la quale nello sfasciamento dell'impero austro-~ngarico sarebbe spinta fatalmente verso Trieste. E Trieste in mano alla Germania significherebbe l'Italia ridiventata vassalla del Sacro Romano Impero oppure costretta ad aumentare enormemente le sue spese militari per disputare un po' d'influenza commerciale nella penisola balcanica alla voracità tedésca. Concordi sono, invece, i nostri interessi con quelli della Francia e dell'Inghilterra, le quali sarebbero immensamente danneggiate dalla influenza commerciale militare e politica che si moltiplicherebbe alla Germania dopo la conquista di una cosI magnifica posizione come quella di Trieste. Terzo punto (nel quale non si bada tanto ai nostri interessi nazionali, quanto agl'ideali democratici del partito socialista, i quali çlel resto dovendo coincidere con gl'interessi delle classi piu numerose non possono essere discordi dagl'interessi veri della nazione): La diplomazia tedesca, forte dell'appoggio servile dell'Austria e dell'Italia, può difendere cosI bene nella concorrenza mondiale gl'interessi del proprio paese, che la grande maggioranza della popolazione tedesca non può non essere affezionata all'impero e desiderarne la conservazione: la impotenza politica del partito socialista, il suo frondismo inconcludente, la sua assoluta riluttanza a fare dell'antimilitarismo, non si spiegano se non si tien conto degli immensi benefici, di cui tutte le classi della popolazione tedesca, compreso il proletariato, sono debitrici al regime politico rappresentato dagli Hohenzollern. Indebolire l'impero tedesco nella politica estera significa renderlo meno adatto a promuovere, tutelare, rafforzare l'espansione economica della Germania; signi35 BibliotecaGfrioBianco ,

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