Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Tripoli e l'Estrema E. cosI l'ordine del giorno contrario ad ogni spedizione servirà come al,ibi da presentarsi agli elettori per dar a vedere di non aver nessuna responsabilità negli avvenimenti; l'interpretazione dell'on. Barzilai, invece, è un avviso al Governo, che faccia pure comodamente i fatti suoi, perché da parte dell'Estrema non troverà nessuna seria opposizione. E cosI quella politica cosI comoda di fare un discorso in piazza, e un discorso in palazzo, che il gruppo parlamentare repubblicano ha seguito durante quest'anno nella politica interna, è stata adottata ora da tutti e tre 1 gruppi dell'Estrema nella politica estera. Non poteva essere altrimenti. Quando sessanta rappresentanti della nazione possono sentir dire, senza scòppiare in una omerica risata, che occupando Tripoli si apre la via commerciale del Mar Rosso; e sono presi dal timor panico all'idea che l'Inghilterra e la Francia, che già posseggono a poca distanza Malta e Biserta, possano rompere l'equilibrio del Mediterraneo, occupando Tripoli, il cui porto oggi non serve a niente e richiederebbe centinaia di milioni per essere scavato, chiuso e fortificato; e spalancano ingordi gli occhi al pensiero che la Tripolitania e la Cirenaica sono paesi ricchi di risorse naturali, ignorando che in quel paese solo le terre sterili sono di proprietà pubblica, e che sulle terre fertili - appunto perché fertil~ - domina già la proprietà privata e che quindi il Governo occupatore diventa proprietario solo delle terre, a coltivare le quali ci vogliono capitali enormi, e le altre deve rispettarle sciupando cos1 le spese d'occupazione per aumentare la ricchezza dei proprietari indigeni, o vi mette su le mani e provoca una terribile insurrezione di tutti i proprietari; quando si può affermare sul serio che in Italia i capitali non mancano, ma si tengono nascosti, quasi che - dato e non concesso che ciò sia vero - le nuove tasse richieste dalle nuove spese d'occupazione siano il mezzo migliore per incoraggiare il capitale e attirarlo ... a Tripoli; quando si dimostra una cos1 completa mancanza di nozioni economiche, geografiche, storiche, giuridiche, e si prènde a prestito la propria sapienza dagli articoli di giornale e dai libri d'occasione scritti a un tanto la pagina; allora non resta che abbandonarsi ciecamente alla febbre dei chilometri, adulterando il pensiero di Cattaneo e di Cavallotti, e facendo, consapevoli o inconsapevoli, il gioco dei militaristi avidi di stipendi e di promozioni, degli' appaltatori pronti al bottino e degli speculatori, che già han ·cominciato a comprare possessioni in Tripoli ·per rivenderle rincarate al proprio Governo; oppure lasciare senza confutazione gli. argomenti degli espansionisti e rifugiarsi nelle esercitazioni retoriche del dottrinismo, mettendo fuori le solite vecchie ricette democristiane verniciate di socialismo, e opporre agli ignobili appetiti della bestia umana i principL. di Ernesto Teodoro Moneta. Come se i principi in questa terra servissero a qualche cosa di fronte agli interessi sollecitati da argomenti e da informazioni, delle quali gli avversari non sanno spiegare per ignoranza la fallacia. Ma per seguire l'una o l'altra di queste due vie ci vuole del coraggio; o 23 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==