Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

"Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 I mezzi termini ingannatori Una soluzione assai meno soddisfacente - sempre nel caso poco desiderabile sopraindicato - sarebbe il semplice possesso di Valona, senza il protettorato dell'Albania, e senza il Trentino. Un vero disastro nazionale sarebbe se ci contentassimo del semplice Trentino. Peggio ancora sarebbe se non avessimo neanche questo. Il massimo degli errori sarebbe di crederci compensati con la conqmsta violenta della Tunisia. Bisogna, finalmente, tener presente quale sarebbe probabilmente la politica dell'Austria nella sua marcia verso Salonicco e Valona, nel caso che non potesse inghiottire tutta la preda in un boccone. La operazione si può fare in tre tempi: 1) occupare il sangiaccato di Novi-Bazar; 2) occupare Salonicco; 3) occupare Valona. Ma i tre momenti della marcia sono strettamente connessi l'uno con l'altro: dato il primo, gli altri devono necessariamente succedere o prima o poi. Occupando il sangiaccato l'Austria divide per sempre la Serbia dal Montenegro, e prende alle spalle il Montenegro: da quel momento in poi la Serbia sarà effettivamente sparita dal novero degli stati sovrani, e il Montenegro potrà cominciare a far testamento. - La Macedonia, disorganizzata e dilaniata da una continua anarchia, non solo subirebbe ma invocherebbe alla fine l'intervento pacificatore dell'Austria. - E l'Albania, avendo alle spalle un'amministrazione bene ordinata come quella dell'Austria, ben presto sarebbe attratta dalla nuova forza balcanica. - I paesi disorganizzati non hanno confini; e il paese organizzato confinante ne è realmente il padrone. Come si vede, l'Austria non ha bisogno di avere nessuna grande fretta nello sviluppo del suo programma. Ha anzi un certo interesse ad andar piano, perché le conquiste graduali suscitano minori resistenze e minori proteste, e permettono di illudere meglio l'avversario. Che cosa otterrebbe, per es., l'Austria, se l'Italia consentisse a riconoscere che il sangiaccato di Novi-Bazar sfuggendo alla Turchia non dovrebbe passare ad altri che all'Austria? In apparenza poco: in realtà tutto. Sarebbe una disfatta dell'Italia; ma i ministri degli Esteri d'Italia potrebbero dire alla Camera che si tratta di poca cosa! È probabile che, in vista di queste opportunità tattiche, il programma attuale dell'Austria per i Balcani sia di occupare il Sangiaccato, la Macedonia e Salonicco, illudendo l'Italia col riconoscere l'autonomia dell'Albania e concedere la neutralizzazione di Valona e magari di tutto l'Adriatico. Probabilmente i nazionalisti italiani griderebbero in questo caso: vittoria, vittoria. E se l'Austria ci desse come compenso anche... la Tunisia da conquistare armata mano contro la Francia, i nazionalisti sarebbero certo frenetici di gioia. 162 BibliotecaGino Bianco

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