Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

I " milites gloriosi " consumo. E gli zuccherieri, che avevano nel passato perduto il mercato di Tripoli per la loro inerzia e inettezza, già manovrano per indurre il Governo a creare al piu presto un fatto compiuto, che assicuri loro lo sfruttamento dei nuovi sudditi. E i cotonieri già misurano i chilometri di cotonina che importeranno da ora in poi laggiu, dopo la esclusione dei prodotti stranieri, imponendo agli indigeni prezzi piu elevati che nel passato, e creando nuove cause di malcontento contro noi e maggiori difficoltà per lo avvenire. E mentre tutta questa tela di interessi inconfessabili avvolge giorno per giorno la nuova impresa, e noi siamo ancora in tempo a impedirle di formarsi 'e di consolidarsi, il partito socialista non sa fare altro che la-· mentarsi; protesta contro l'irrevocabile, e lascia passivamente. formarsi altre irrevocabilità. Dinanzi a questo genere di farse, noi fischiamo. I " milites gloriosi " 1 I " ~lites gloriosi " che eserciscono il monopolio del patriottismo sulle colonne dell'Idea nazionale, si occupano, con comodo, nel numero del 18 gennaio 1912, del falso carteggio Rohlfs-Crispi-Camperio. Per essi la dimostrazione che quei documenti sono falsi era "invero molto facile, dati i numerosi errori di fatto, le evidenti contraddizioni e le anacronistiche affermazioni, che infiorano quegli scritti. In momenti piu tranquilli, in cui gli animi non fossero stati distratti dalla passione eroica, che tutti ci ha conquistati, la falsificazione crispina sarebbe saltata agli occhi d'ognuno." E questo è quanto! La somaraggine, con 'cui essi riprodussero sul loro giornale del 21 settembre sotto il titolo Il profeta la lettera di Crispi, falsa e infiorata come sopra è detto, e la proclamarono " miracolosa profezia alla situazione attuale," prova della "incoscienza suprema dei loro avversari," diventa ora un effetto di "passione eroica." Presto chiederanno un monumento! Messisi sulla via - assai facile! - di dire delle sciocchezze, i bollenti Achilli del nazionalismo italico, trovano comodo di farmi pensare i seguenti pensamenti: 1 Pubb1icato in "L'Unità," a. I, n° 7, 27 gennaio 1912, p. 27. [N.d.C.] 155 Biblioteca Gino Bianco

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