Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

·' Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 a! 1915 Per dare al testo di Plinio un senso almeno relativamente accettabile, occorre pensare che Plinio per -procurator intenda non la stessa persona concreta, ma in genere il funzionario di Bizacio. Ad ogni modo, la Cirenaica nel testo di Plinio non c'è: essa è dovuta tutta all'iniziativa personale dell'on. Torre, o della fonte a cui l'on. Torre ha attinto con troppa leggerezza senza controllare il testo. 2) Se alcuno, leggendo sul Corriere della Sera che Bizacio è "all'est di Tunisi," ha creduto che esso sia in Tripolitania, e perciò si è confermato nella opinione che la Tripolitania è una "terra promessa," costui sappia di essere caduto in un grosso errore. La Byzacena aveva per capitale Hadrumetum = moderna Susa, a sud di Tunisi, e finiva al golfo della piccola Sirti, e non arrivava neanche all'attuale confine tripolitano. Essa aveva a sud i Maxues, che occupavano la regione presso la Syrtis Minor; ad est il mare; a nord la Zeugitana = territorio di Cartagine; e ad ovest la Numidia. Si vedano; Corpus inscriptionum latinarum, VIII, I introduzione; VIII, 2 carta in fine del volume; K1EPERT, Lehrbuch der alten Geographie, p. 216; dello stesso autore Kartagisches Africa; MoMMSEN, Provincie romane, tav. seconda.5 Dopo di che non ci sarebbe piu bisogno di discutere la traduzione dell'on. Torre: escluso che Plinio abbia voluto mai parlare della Tripolitania o della Cirenaica, l'alterazione perpetrata dall'on. Torre sul testo pliniano è evidente. Ma non sarà inutile continuare ad osservare, a maggior gloria del nazionalismo italiano: 3) che in latino spiga si dice spica, arista; e Plinio non dice che da Bizacio fu inviata prima una spiga (spica, arista) con 400 e poi una con 340 chicchi di grano; ma fu inviato una volta un ceppo di 400 germogli (germina), e un'altra un ceppo di 360 steli (stipulas) nati da un solo chicco di grano. La cosa, dunque, è piu ... grossa ancora di quella, che l'on. Torre ha messa in circolazione; è tanto grossa che lo stesso Plinio stenta a crederci e sente il bisogno di ricordare che ci sono proprio dei documenti scritti ad attestare il fatto; 4) che l'on. Torre, mentre ha trasformati i germogli e gli steli in chicchi di grano appartenenti ad una sola spiga, si è guardato bene dal riprodurre le espressioni di dubbio, con cui Plinio circonda la sua affermazione e quasi ne rifiuta la responsabilità (allora l'Italia "l'elmo di Scipio" ce l'aveva davvero sulla testa, ed aveva anche ... la testa). Da qualunque parte, dunque, si osserva la traduzione data dall'on. 5 Fra tutti gli storici moderni, il solo DE RuGGIERO, Dizionario epigrafico, I, 1055, pensa che " probabilmente," in un certo tempo, la Byzacena abbia fatto parte amministrativamente della Tripolitania; ma non cita nessuna fonte in appoggio della sua ipotesi. Ad ogni modo, la questione è indifferente per l'on. Torre, il quale ponendo Bizacio " ad est di Tunisi " fa nascere la falsa credenza che per Tunisi si debba intendere in senso largo la Tunisia (ad est di Tunisi in senso stretto c'è ... il mare), e lancia cosi Bizacio nella " terra promessa " tripolitana. 136 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==