Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Erodoto e Plinio, nazionalisti matico delle fonti? Siamo certi di non commettere, con quest'affermazione, lo sproposito di generalizzare a tutta la Tripolitania qualche notizia ottimista di autore classico, che si potrebbe considerar vera solamente per qualche frammento, isolato, assai piccolo, della intera regione? È conforme al rigido metodo scientifico indurre da una ricchezza antica sia pure esattamente ricavata dalle fonti, ma da molto tempo scomparsa, una sicura ricchezza per l'avvenire? Ognuna di queste domande richiederebbe volumi interi di discussioni critiche di tutti i generi, prima di condurre a risposte abbastanza serie. Qualche esempio della disinvoltura, con cui sono state maneggiate le fonti classiche per far credere alla ricchezza antica, e... futura, non sarà inutile ad illustrare questo lato assai caratteristico della enorme montatura tripolina, di cui è stata vittima l'Italia. Erodoto nazionalista Ecco qua, p. es., Enrico Corradini, il quale nella conferenza detta a Milano, Firenze, Roma, Genova e Bologna nel maggio 1911, e riprodotta nel Yolume L'ora di Tripoli,. mette in bocca al vecchio Erodoto queste parole: Per otto mesi continui quei di Cirene non fanno altro che raccogliere (p. 4). I Erodoto, invece, dice precisamente cosi: Il paese di Cirene [ è incerto se Erodoto con la parola chòre paese intenda tutto l'altopiano fra il Golfo di Bomba e Bengasi e fra il mare e il deserto, oppure solo i] territorio circostante a Cirene fra l'orlo dell'altopiano e il mare: questa seconda ipotesi è la piu probabile: perciò il Mustoxidi traduce quel di Cirene, e- il Ricci il contado é,i Cirene], che è la parte piu elevata della Libia posseduta dai nomadi [ dunque fuio al tempo di Erodoto la Libia era paese di nomadi, cioè " patria dei beduini," e la "popolazione sedentaria agricola" del periodo greco-romano è, salvo che per qualche parte eccezionale del paese, uno sproposito nazionalista], presenta, fatto degno di meraviglia, tre stagioni. Prima maturano i prodotti sul litorale, e si miete e si vendemmia. Dopo che si è fatta qui la raccolta, ecco che sono presti i prodotti della zona mediana al di sopra del litorale, chiamata i colli. E quando anche questa raccolta è finita, allora vengono a maturità i frutti della regione piu alta. Di maniera che si è appena finito di mangiare e di bere il primo prodotto che l'ultimo sopravviene. E la stagione dei raccolti occupa per otto mesi quei di Cirene (l. IV, c. 199, ed. Weidmann). Il passo di Erodoto, quando sia inteso cum grano salis - ricordiamoci che Erodoto non era uno scienziato e non era tenuto alla estrema esattezza, com'è obbligato chi scrive per spingere la sua patria ad una guerra, - può essere considerato come abbastanza esatto. Anche in Puglia o in Sicilia, se nel territorio di un comune ci sono terre seminatorie, e terre 131 BibliotecaGino Bianco

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