Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Il gioco della Germania poter decidere a ragion veduta bisognerà, fra un paio d'anni, aver studiato seriamente la questione, e aver sottomano tutti i mezzi bellici di cui possiamo disporre. Ora, l'occupazione militare della Tripolitania, ci permetterà di trovarci in queste condizioni? Il nostro Salvemini ha già richiamato l'attenzione dei lettori della Voce su questo punto: l'occupazione militare della Tripolitania significa l'immobilizzazi'one laggiu di uomini e di navi: quegli uomini che scarseggiano ai nostri confini, quelle navi, che certo· non rie~piono i nostri mari. Ma v'è un altro lato della questione: l'occupazione della T ripolitania costituirà il primo attentato all'integrità dell'impero ottomano compi,uto dopo la proclamazione del regime giovane-turco. È evidente perciò che essa attirerà contro di noi il rancore implacabile del partito politico ora dominante in Turchia, il quale dal nostro atto si sentirà diminuito non solo all'estero, ma altres1 all'interno. Lasciamo da parte gli effetti secondari di un simile odio: ma è certo ch'esso spingerà la Turchia dalla parte del1A' ustria nella politica balcanica e l'Austria saprà certo abilmente profittarne. Di piu: noi forniamo all'Austria il precedente dell'attentato all'integrità dell'impero ottomano sotto il nuovo regime (la questione della Bosnia era, per la forma, assolutamente diversa) ed anche di questo precedente l'Austria non tarderà a profittare. Chi non vede il contegno ambiguo della stampa austriaca in questi giorni? Si direbbe, a non esser vittime delle apparenze, che l'impresa tripolina stia piu a cuore alla Neue Freie Presse che non allo stesso Corriere d'Italia. Alcuni giorni fa, quando tutto pareva deciso, i giornali austriaci si davan l'aria di fare i difficili, sottolineando, et pour cause, l'opportunità di non attentare all'integrità dell'impero ottomano... Ora che dalla Consulta s'intravede qualche dubbio, qualche esitazione, a cui fanno eco nella stampa tardive resipiscenze radicO-:socialiste,quei giornali si fan telegrafare da Roma che il provocante contegno della Turchia verso l'Italia ha reso indispensabile l'occupazione di Tripoli! La Neue Freie Presse è lo stesso giornale nel quale pochi anni fa, il professor Paulsen intimava in tono burbero all'Italia il "giu le mani!" a proposito di politica adriatica e balcanica. L'Italia si occupi del Mediterraneo e guardi al sud. Bleibe dem sudi In capo a pochi anni l'ammonimento di cui si era fatto portavoce il filosofo ufficiale di Berlino, ha ottenuto il suo pieno effetto. L'Italia s'è convinta. Dopo un notevole periodo di armamenti forzati, giustificati dalla necessità di esser pronti al rinnovamento dellà Triplice, noi cediamo le armi senza nemmeno aver tentato negoziare. Poiché questo, non altro, è il significato della faccenda tripolina. La Germania ripete, con ottimo successo, il gioco che adoperò per la prima volta quando volle costringerci ad entrare nella Triplice. Allora spinse la Francia ad installarsi a Tunisi: e di contraccolpo noi ci gettammo nelle sue braccia. Dopo trent'anni la Germania prende nuovamente l'iniziativa di modificare la carta politica nord-africana, ne trae per sé ottimi vantaggi, e cerca di trarne un vantaggio indi97 Biblioteca Gino Bianco

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