Il gi.oco della Germania presa tripolina. Farebbe l'Austria valere presto i nostri diritti? Oppure li rimanderebbe al tempo piu opportuno? Tutto dipenderebbe dall'atteggiamento e dalla capacità di resistenza dell'Inghilterra, della Francia, della Russia, che in questo momento, data la disorganizzazione interna della Russia, è assai limitata. Ad ogni modo, anche nel caso che l'Austria credesse opportuno aspettare, è certo che nel rinnovamento della Triplice avrebbe buon gioco almeno a rifiutarsi di stipulare alcuna rinunzia riguardo alla penisola balcanica. III) La Russia, la Francia e l'Inghilterra sarebbero meno capaci di resistere all'avanzata austro-tedesca, essendo abbandonate dall'Italia. Perciò ·adotterebbero probabilmente anch'esse la poliùca dei compensi, stringendosi insieme per strappare piu che potessero nel saccheggio generale. In queste contrattazioni, l'Italia impegnata in Tripolitania, isolata fra i due sistemi diplomatici entrambi a lei ostili, farebbe insieme all'impero ottomano le spese del banchetto. Forse non riescirebbe nemmeno a conservare la Tripolitania. In ogni caso dovrebbe impetrare dalla Germania e dall'Austria la rinuncia ad ogni pretesa sulla Tripolitania. È questo il trabocchetto, in cui nel cinquantenario dell'unità, cadrebbe l'Italia, se seguisse le spinte dei nostri austro-clericali. E i nazionalisti aiutano, beati loro! • Ora di fronte a queste manovre, noi non dobbiamo stancarci mai di affermare con tutte le nostre forze, che anche ammesso che la Tripolitania sia quel paese di cuccagna, che gli austro-clericali e i nazionalisti vanno contando, in questo momento e per qualche anno ancora l'Italia deve tenere le mani a posto, non assumere l'iniziativa di nessuna sorpresa internazionale, mirare soprattutto ad impedire all'Austria ogni avanzata verso Salonicco, subordinare tutta la sua azione a questo obbietùvo supremo, tenersi strettamente legata a tutti coloro che in questa politica di mantenimento dello statu quo sono come noi interessati. Il gioco della Germania 1 Dunque i nazionalisù non hanno dimostrato che in Tripolitania e in Cirenaica ci sia terra ferùle da coltivare; tanta terra almeno quanto ce ne vorrebbe per potersi illudere (qualora, s'intende, non mancassero poi 1 Pubblicato in "La Voce," a. III, n° 37, 14 settembre 1911, pp. 651-652, firmato UN AMICO DELIA Il VOCE." [N.d.C.] 95 BibliotecaGino Bianco
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