Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

L' avvenzt'e del pat"tito cattolico Se i cattolici han voglia_di farsi odiare da tutto il mondo, anche dai loro piccoli proprietari, non hanno che da introdurre nel mondo queste due genialissime istituzioni. Figuriamoci! un piccolo proprietario, che ha, se la moglie non è anche piu prolifica, quattro figli, campa stentatamente la vita; muore in grazia di Dio e lascia cattolicamente tutti i suoi beni al– l'erede fortunato; questi prende moglie e ha quattro figli e, oltre a mante– nere la sua famiglia, appunto come faceva suo padre che se la cavava male, deve maritare le sorelle e dare un'arte al fratello e mantenere la madre. Bi– sogna ben che la vada male! Un bel giorno il buon Dio, quantunque i cattolici siano al governo, manda la grandine, fa una brinata, si dimentica di far piovere, insomma toglie al nostro fortunato erede il raccolto. Disgra– ziato! con due famiglie sulle spalle! Bisogna bene che faccia un debito. Supponiamo che vada, non da uno strozzino, ma da una banca rurale catto– lica. Il sor curato, siccome l'erede va a messa ogni domenica e in tutte le feste comandate, lo crede degno di essere aiutato col sei per cento d'in– teresse; ma sul punto di dargli i quattrini, gli domanda che garanzia egli offra, perché i benèfici signori, che dànno il danaro alla banca, han fatto mettere nello statuto che nessun prestito deve essere fatto senza pegno o ipoteca; i benèfici signori il bene lo voglion fare, ma col sei per cento e stando al sicuro.3 Ma che garanzia può offrire il nostro erede? lui darebbe in ipoteca il suo podere, ma questo è inalienabile a causa dell' homestead. Quindi non troverà mai un cane, o cattolico o protestante, che gli faccia un soldo di credito; e l'erede aggravato dall'Anerbenrecht, legato dall'home– stead, manderà al diavolo i cattolici, la santa madre chiesa, il papa, e diventerà ateo e rivoluzionario. Ed ecco in che modo il partito cattolico vuol risolvere il proble– ma della quadratura del circolo di far star bene il piccolo proprietario nella presente costituzione sociale. Ma i cattolici non son contenti: siccome la piccola proprietà è l'eldorado del contadino, cosf non solo vogliono salva– re quella che c'è, ma vogliono crearne della nuova, perché si deve ricono– scere "che il salariato ha pur sempre in certi limiti una funzione necessa– ria e legittima [ !], ma che insieme rappresenta una condizione sociale-eco– nomica dei lavoratori, fra tutte la piu imperfetta e pericolosa sotto il pun– to di vista dell'economia cristiana. " 4 Quindi, oltre ad assicurare al lavora– tore un salario giusto, sul quale i cattolici conservatori e i democratici sono perfettamente d'accordo, bisogna favorire "l'elevazione dei lavoratori a con– dizioni sociali piu costanti ed autonome, 115 "mediante la diffusione della colonia parziaria (mezzadria) o mediante il piccolo affitto a lungo termi– ne [...] o finalmente mediante l'enfiteusi, da introdursi nei latifondi incolti anco coattivamente per ministero di legge a titolo di pubblica utilità" ; 6 3 Interesse del 6% e la necessità della garanzia sono tassativamente fissati nello statuto modello per le banche rurali cattoliche, che è pubblicato in appendice all'opuscolo di don LUIGI CERUTTI, Programma d'azione cattolica nel campo economico [Torino, tip. Celanza, 1894). 4 A. Guror, Il secondo congresso cattolico per gli studi sociali in Padova, cit., p. 240. [N.d.C.] 34 5 Congresso di Padova [ibid., p. 240). 6 Programma di Milano. BibliotecaGino Bianco

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