Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

I cattolici e la piccola proprietà di distruzione dell'odierno accentramento amministrativo, e il silenzio è naturale, perché la borghesia non potrebbe in Italia fare senza di que– ste due braccia. Quanto poi ad aumentare le imposte sulle quote maggiori, la discussione fra conservatori e democratici per l'imposta progressiva ce ne può dire qualcosa. Del resto, anche se la democrazia cattolica riuscis– se ad imporre ai conservatori l'imposta progressiva - e dovrebb'essere for– temente progressiva perché in Italia le quote minime si contano a milio– ni -~ i proprietari maggiori, vedendosi ridotto il loro reddito, sarebbero obbligati dai loro bisogni a ricostituirlo da capo, o sfruttando peggio i loro lavoratori, oppure sostituendo agli attuali dei sistemi di produzione piu ri– munerativi; e cosf lotte di classe piu acute da una parte, esagerazione del 7 la seconda malattia della concorrenza dall'altra. Concorrenza delle terre piu fertili e dei sistemi produttivi piu econo– mici. Contro la prima ci sono i dazi sul grano, e nella letteratura catto– lica, della quale sono assiduo lettore, non mi è riuscito di trovar mai pa– rola contro questa forma d'imposta; il bisogno di proteggere l'industria na– zionale, anzi, vi è spessissimo affermato. Ma i dazi sul grano, mentre spingerebbero alla disperazione tutta la gente non agraria, non aiuterebbero in nulla il piccolo proprietario, perché, sottratta dal prodotto annuo la quan– tità necessaria al consumo famigliare, il guadagno maggiore realizzato sull'a– vanzo non grande venduto, sarebbe assorbito dal prezzo di tutti gli altri prodotti, specialmente manifatturieri, aumentato in relazione col prezzo del– le derrate alimentari. I dazi protettori, incoraggiando con una rendita arti– ficiale la indolenza dei proprietari, allontanano la necessità di trattare la terra con sistemi piu rimunerativi, e cos1 servono di antidoto all'altra ma– lattia; ma l'antidoto costerebbe molto caro a lungo andare a tutti gli altri e specie alla borghesia industriale, che sarebbe capace di diventare atea. Vengono ora i nemici interni, di fronte ai quali i cattolici tengono in serbo i piu sicuri rimedi. La piccola proprietà si sminuzza troppo? Impe– diamo lo sminuzzamento; riformiamo l'articolo del codice civile, che impone ai genitori la divisione della legittima; introduciamo l'Anerbenrecht,1 il di– ritto (il dovere, secondo altri) nel padre famiglia di lasciare il proprio pic– colo podere a uno solo dei suoi figli. E gli altri? sono minchioni? no: l'erede deve, però, occuparsi degli altri fratelli e metterli in grado di gua– dagnarsi la vita da sé. La piccola proprietà corre continuamente pericolo di essere assorbita dai debiti? eliminiamo questo pericolo, introduciamo in Italia l' homestead 2 americano, per cui al piccolo proprietario non possono essere sottratti, per crediti privati o per imposte, l'abitazione e quel po' di podere che è necessario al sostentamento della sua famiglia. Ne volete di piu? ~ t Antico istituto di alcuni paesi germanici, che si continua nel regime del "maso chiuso," attualmente in vigore anche nell'Alto Adige. [N.d.C.] 2 Secondo l'Homestead law del 20 maggio 1862, che coordinava un istituto già codificato in vari stati dell'Unione, ogni coltivatore poteva occupare fino a 160 acri di terra pubblica. Dopo 5 anni di continua permanenza, i beni costituiti dal colono in homestead (podere familiare) non potevano essere assoggettati ad esecuzione forzosa. [N.d.C.] 33 6 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=