Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo sesto I cattolicie la piccolaproprietà Se la difesa degli operai fa parte del programma cattolico, perché gli operai sono anch'essi uomini e il partito cattolico lavora per il bene di tutti gli uomini, la difesa della piccola proprietà è l'idea suprema dei cattolici. In questo sono d'accordo conservatori e democratici, il cui ideale sociale è un mondo piccolo proprietario. La ragione materiale di questo affetto sviscerato per la piccola proprietà sta nel fatto che la grande maggioranza del gregge cattolico è formato da contadini piccoli proprietari; le ragioni dottrinarie sono che la piccola proprietà è lo stato sociale morale per ec– cellenza, che la piccola proprietà è il solo argine contro la marea socialista, che dove domina la piccola proprietà si ha una piu equa ripartizione della ricchezza, ecc., ecc. Per i cattolici piccola proprietà e paradiso sono preci– samente la stessa cosa. Noi non istaremo qui a criticare le teorie dei cattolici su questo ar– gomento; noi non ci occupiamo della verità o della falsità teorica delle idee cattoliche; noi vogliamo solo dimostrare che quelle idee si sgretoleranno appena verranno a contatto colle necessità economiche della società no– stra, e che al programma cattolico è destinato il piu clamoroso insuccesso. La piccola proprietà, qualunque sia il suo valore economico e sociale, ha oggi due sorta di nemici, interni ed esterni. I nemici esterni sono il si– stema tributario borghese e la concorrenza delle terre piu fertili o dei si– stemi produttivi piu economici (macchine, forza elettrica, ecc.) adoperabili solo dalla grande proprietà; i nemici interni sono lo sminuzzamento eredi– tario e la incostanza atmosferica, la quale, con un anno di cattivo raccol– to, obbliga il piccolo proprietario ad indebitarsi; e piccolo proprietario in– debitato è piccolo proprietario morto. Quali rimedi propone per queste quattro malattie il partito cattolico? I rimedi si trovano nel Programma di Milano, il famoso ricettario antisocia– lista, e negli ordini del giorno del congresso per gli studi sociali di Padova. Per la riforma tributaria ci sarebbe l'esonero delle quote minime. L'i– dea non sarebbe cattiva; ma per esentare le quote minime, o si debbono diminuire le spese o si debbono aumentare le imposte sulle quote maggio– ri. Ora, quanto alle spese, i cattolici non parlano né di ridurre l'esercito, né 32 BibliotecaGino Bianco

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