Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo quinto Il programma sociale dei cattolici. Cattolici conservatori e cattolici democratici Qual è il programma sociale dei cattolici? Esso è una conseguenza necessaria della composizione del loro par– tito, della funzione che i cattolici si attribuiscono di salvatori della socie– tà dalla rovina socialista, della critica che essi fanno al liberalismo. Un partito che, pel modo come s'è costituito, non ha per sostrato una sola classe sociale, ma si compone di ricchi e poveri, capitalisti e salariati, padroni e contadini, avvocati e bottegai, studenti e preti, tenuti stretti insieme dall'avversione contro la politica liberale, non può concepire nean– che lontanamente la lotta di classe. Se la lotta oggi c'è, questo fatto di– pende dalla mancanza di spirito cristiano inerente a tutto ciò che ha il marchio del liberalismo; riconducete nel mondo lo spirito cristiano, e la lotta scomparirà, e l'accordo fra le classi sociali, la pace fra capitale e la– voro sarà un fatto compiuto; il partito cattolico è il partito redivivo dell'ar– monismo universale; senonché, gli armonisti di una volta aspettavano che l'armonia sociale fosse prodotta dall'entità astratta libertà, gli armonisti di oggi l'aspettano dall'entità astratta sentt'mento cristiano. Noi a base del nostro sistema politico [?] economico poniamo non un sistema scientifico o un postulato dottrinario, ma un altissimo principio che tutti vincola a un modo, quello della giustizia, quale Cristo insegnò al mondo e quale la Chiesa cattolica sempre affermò nelle sue norme e nelle sue consuetudini. Giustizia nei rapporti dello Stato coi cittadini, del capitale col lavoro, del lavoro col capitale, delle classi superiori colle inferiori, dei singoli tra loro L.. J. Urge proclamare che la legge del dovere cri– stiano deve imperare sovrana sopra tutte le classi, senza distinzione; e che tal legge nei rispetti economici si traduce nella legge del lavoro, da cui non rimane assolto alcuno, se non per sostituirvi altre forIJle di attività piu elevata e proficua all'universale. 1 Proclamiamolo dunque, giacché urge. E poi? Anche noi socialisti pro– clamiamo che tutti dovremmo essere sottomessi alla legge del lavoro; ma dopo avere proclamato, per render pratica la nostra proclamazione, aggiun– giamo che la legge sullodata sarà davvero legge per tutti, quando nessuno 1 Il programma di Milano. I cattolici di fronte ai socialisti. Testo e commento ad uso del popolo, Torino, tip. Celanza, 1894, pp. 11, 21. 22 BibliotecaGino Bianco

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