Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo quarto Il programma politico dei cattolici In Italia i cattolici si trovano alle prese non solo col problema so– ciale, come i cattolici di tutti gli altri paesi, ma anche col problema politi– co. Negli altri paesi non esiste la questione del potere temporale; in Italia la prima difficoltà da superare sarà per i clericali la questione di Roma. Che soluzione essi hanno per questo problema? Vogliono restituire al papa i suoi stati e ritornare, come dice la Civiltà cattolica, "alle giustizie, alle tradizioni, ai bisogni nazionali"? che è quanto dire ai Borboni, ai Lo– renesi, agli Austriaci? Vogliono invece dare al papa solo il Lazio o solo Roma con la striscia fino al mare, e metter una pietra sul passato, e con– servare al resto d'Italia l'unità? e che forma politica daranno al resto d'I– talia? la monarchia, e con chi? la forma di repubblica federale? e quali sa– ranno le relazioni fra il papa e questo stato italiano? militarmente e politi– camente parlando è ammissibile nel centro d'Italia un territorio, che non debba, nella politica e nelle operazioni militari, seguire la stessa.condotta del resto d'Italia? a che si ridurrebbe allora la vita della borghesia italiana? e quali sarebbero le relazioni del papa coi suoi sudditi? e la capitale, dopo aver avuto lo sfratto da Roma, dove andrebbe ad abitare? come si conten– teranno le pretese regionali? il nuovo stato, qualunque forma debba ave– re, avrà un Parlamento? Il marchese Crispolti, gran capoccia del partito clericale, è risolutamente contrario al governo parlamentare; 1 la Rivista inter– nazionale è per il Parlamento, ma col suffragio organizzato, cioè col voto plurimo; 2 chi la vincerà? A tutti questi punti interrogativi i cattolici si guardan bene dal ri– spondere, perché non sanno neanch'essi che rispondere. Finché eran deboli, e per essi il solo problema era quello di diventar forti, il problema politico non aveva importanza; ora che si sentono alla vigilia di salire al potere, in- 1 FILIPPO CRISPOLTI, Gli effetti dell'astensione politica dei cattolici, Bologna, tip. ar– civescovile, 1897, pp. 24 sgg. 2 Piu avanti (cfr. p. 44) Salvemini sarà costretto a correggersi, distinguendo il ~'suffragio organizzato," cioè la suddivisione del corpo elettorale, in base a criteri economico-sociali, in classi o curie, e la distribuzione della rappresentanza fra queste curie in misura non proporzionale alla loro consistenza numerica, dal "voto plurimo," cioè dal sistema che attribuisce ad una parte degli elettori, in base all'età, al censo, alla cultura o ad altri requisiti, due o piu voti. [N.d.C.] 20 BibliotecaGino Bianco

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