Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Democrazia e clerocrazia ogni discussione al dilemma: "O noi clericali, o i comunisti." Ebbene noi diciamo: "Né voi, né i comunisti; lasciate da parte i comunisti, e discutete . ,, con noi. . Il sistema di idee dei clericali si può ridurre alle proposizioni seguenti: ·· 1) chi non è clericale non è cattolico; 2) chi non è cattolico non è cristiano; 3) chi non è cristiano è un immorale; 4) chi è immorale è capace di qua– lunque mala azione di questo mondo, cominciando naturalmente dalla por– nografia. Volete salvarvi dalla pornografia e da tutti gli altri delitti, che vengono commessi se non si ha la sola, vera fede? Rimanete nella Chiesa cattolica se già ci state, dtornateci se ve ne siete andati, entrateci se non vi siete nati, e tutto si accomoderà. Nei paesi cattolici non ci sono delitti, cominciando dalla pornografia. Il prof. Gedda il I gennaio 1953 ha proclamato che "la libertà è, secondo i principt del cristianesimo [clericali– smo], la libertà di fare il bene; la libertà di fare il male non è piu libertà ma d 1 . ,, e 1nquenza. Con gente come questa, nessun dialogo è possibile. Nessun cardinale Ottaviani, nessun prof. Gedda, nessun Avvenire d'Italia riuscirà mai a ca– pire che altro è governarsi moralmente nella vita iridividuale secondo la propria fede religiosa, altro è mobilitare il carabiniere contro chi non professa quella fede, salvo che costui violi quelle leggi di convivenza civile, a cui tutti debbono obbedire, qualunque fede religiosa professino. Oggi, in Italia, De Gasperi procede annunziando: "Democrazia-demo– crazia-democrazia." E alle sue spalle si avanza il cardinale Ottaviani, spie– gando come qualmente, in un paese cattolico qual è l'Italia, "democrazia" non può significare, per volontà del popolo democratico, che "clerocrazia." Chi conosce personalmente De Gasperi, attesta che De Gasperi non consente col cardinale Ottaviani, e non terrà mano mai a nessuna manovra che tenda a trasformare la democrazia in clerocrazia. Ma il giorno in cui il prof. Gedda, o chi sta alle sue spalle, dia a De Gasperi l'ordine di ritirarsi armi e bagagli, che cosa farà De Gasperi? Obbedirà? Oppure rimarrà al suo posto finché l'ordine non gli sia dato in forma chiara e pubblica dai rappresentanti autorizzati della "democrazia-democrazia-democrazia"? E fra quei rappresentanti quanti si riveleranno fedeli al prof. Gedda e non a De Gasperi? E fra i seguaci di De Gasperi chi terrà duro e chi sbanderà? Oppure De Gasperi scomparirà dalla scena, come scomparf don Sturzo nel 1923, per ragioni che rimasero sempre mal conosciute? Frattanto De Gasperi lascia parlare il cardinale Ottaviani, e non dice , , , ne s1 ne no. Ad ogni buon conto, quella ambiguità, che è da credere non esista nello spirito di De Gasperi, esiste nella obiettiva situazione italiana. La Demo– crazia cristiana si muove in un continuo equivoco, ed i partiti che si chiamano "laici" (chi sa mai perché, ormai) è interessante vedere come e da chi saranno messi alla porta: da Gedda o da Andreotti, o da Lauro, o da Graziani, o da tutti insieme? O addirittura dallo stesso·De Gasperi di– ventato presidente della Repubblica? Chi vivrà vedrà. 487 .•Biblioteca Gino Bianco

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