Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Anc_orasui pro~itanti in Italia Libertà religiosa, A. D. 1954 16 Il documento è stato pubblicato sul Mondo del 13 aprile 1954, purtroppo senza indicazione né cronologica né geografica. Ma la sua autenticità sembra indubitabile. Del resto, chi voglia contestarne l'autenticità, si faccia avanti: e allora si vedrà. Processo verbale di contravvenzione chiarita ai signori ... Noi. sottoscritti, Maresciallo maggiore comandante della stazione carabinieri di X riferiamo quanto segue. Ieri ci siamo portati nella frazione X ove abbi.amo sorpreso i suddetti signori i quali si erano riuniti in un locale messo a disposizione da A.A., ubicato nella predetta frazione, intenti ad iniziare il loro rito, appartenendo essi alla religione evangelista pentecostale. Nella stanza adibita a tale scopo vi era una fisarmonica che, suonata da B.B., serviva ad accompagnare il coro in taluni passi della loro preghiera. Alla cerimonia assistevano..., mentre tale e.e. era in procinto di raggiungere il locale per assistere al rito, in quanto anche costei professa tale culto. Metà della porta d'ingresso della stanza ove trovavansi riuniti costoro era aperta, quindi accedibile a tutti coloro che volevano intervenire al rito religioso. Alle cohtesta– zioni mosse da noi maresciallo maggiore, due Pastori rispondevano che loro potevano svolgere la loro attività in seno alla preghiera circa la religione che professavano. Inoltre facevano osservare che la preghiera veniva fatta in casa di un amico senza fare alcuna propaganda in pubblico. Facevano notare altresi che trattavasi di locale chiuso e quindi da considerarsi prettamente privato. Al che ai due improvvisati Pastori, signori R.T. e F.L., gli veniva fatto osservare sempre da noi predetto maresciallo maggiore che non poteva trattarsi di preghiera pri– vata in quanto tenevano la porta aperta ai fedeli professanti la loro fede e a coloro che ingenui venivano attirati dalle loro famiglie. A questo punto i predetti Pastori si sono dimostrati risentiti e hanno fatto osservare che metà della porta consistente la luce d'ingresso era semichiusa. A questo riguardo sempre noi predetto maresciallo maggiore ha risposto che trat– tavasi di semplice mossa tornacontista e cioè per dimostrare, furbamente, che l'ingresso doveva essere chiuso, però solo allorquando rotti i cittadini della contrada erano entrati nel luogo dove si doveva tenere non la preghiera ma la vera e propria propa– ganda, nel luogo a pro destinato aperto al pubblico, tanto è vero che possono accedere tutti coloro che lo desiderano. È falso pensare che la preghiera viene praticata ai soli familiari del proprietario del locale, in quanto è notorio che in quel locale vi si recano oltre a numerosi bambini, ai pochi fedeli di fede, anche un discreto numero di persone per curiosare denigrando l'atto tanto da degenerare seria preoccupazione allo spirito pubblico e quindi alla pubblica sicurezza. I Pastori summenzionati sono già stati diffidati verbalmente, senza esito. Costoro hanno precisato di essere disposti ad affrontare qualsiasi giudizio penale pur di continua– re il loro mandato di fede. Hanno ancora fatto comprendere di non temere alcun provvedimento. La diffida verbale fatta da noi predetto maresciallo maggiore è stata motivata da preoccupazioni circa il fermento creatosi nella frazione perché mal sopportano l'inge– renza di tale apostolato che lo giudicano pregiudizievole alla morale e al rispetto dei vecchi antenati.. Pertanto e in considerazione dell'art. 18 della legge di Pubblica Sicu– rezza, l'attività dei due Pastori viola tale legge e se ne denunzia tale caso al signor Pretore, affinché col suo intervento elimini l'abuso con un provvedimento giudiziario che varrà ad evitare conseguenze serie, sempre tenendo presente che l'ordine pubblico, nella frazione, è turbato. Fatto, letto, chiuso, confermato e sottoscritto. 16 Dai cit. "Frammenti di vita italiana," in "Critica sociale," 5 maggio 1954, pp. 132- .3.3. [N.d.C.] 472 BibliotecaGino Bianco

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