Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Ancora sui ,protestanti in Italia pressi e piu indifesi non dovrebbero rimanere indistinti nel grigiore di chi ha mezzi scarsi o nulli per resistere alla prepotenza, e chi ha larghezza di mezzi per farlo. Lo Spini non accetta la mia opinione che i valdesi "sarebbero come a dire l'aristocrazia del protestantesimo italiano." E mi ricorda che i valde– si sono per metà contadini i quali non nuotano davvero nell'abbondanza. lo non volevo dire che i valdesi ·sono tutti milionari. Volevo dire che .. '·la loro Chiesa, per il suo passato onorevole nella vita italiana, e per la sua organizzazione compatta, rappresenta un'aristocrazia fra tutte le Chiese pro– testanti in Italia. Non volevo con questo farle alcun appunto. Volevo solo ricordarle che noblesse oblige. Gaetano Salvemini La, libertà religiosa del ministro Fanfani 4 Il pastore evangelico Franco Sommani, ad Avola, in provincia di Sira– cusa, nel gennaio 1951, venne denunciato dal commissariato di P. S. in base ad una legge del 1930, per avere tenuto riunioni di carattere religioso senza un regolare permesso della questura. Il questore di Avola assolse il Sommani, perché i fatti addebitatigli non costituiscono reato, in base alla costituzione. Ma ·contro questa deci– sione il procuratore della Repubblica di Siracusa propose ricorso in cassazio– ne. La cassazione ha respinto il ricorso perché le norme costituzionali rela– tive alla materia religiosa hanno abrogato la legge del febbraio 1930 per la quale era necessaria l'autorizzazione per aprire templi ed oratori. Non è, dunque, reato aprire, senza autorizzazione della polizia, templi e oratori di una confessione non cattolica. Questa notizia fu data dai giornali del 15 ottobre. Nello stesso giorno il ministro degli Interni, on. Fanfani, annunziò che "in tema di libertà re– ligiosa il Governo vuole osservare lealmente tutte le disposizioni che regola– no i rapporti con la religione dello Stato ed il li.beroesercizio degli altri culti; persecuzioni non vi sono e non vi saranno nel nostro Paese." Che cosa intende il ministro Fanfani per "persecuzioni religiose"? Se intende che in Italia non si bruciano vivi i non cattolici,, ha perfettamen– te ragione. Ma se intende che la libertà religiosa è assicurata a tutti, sa di non dire la verità, come è dimostrato dal fatto che solo hell'ottobre 1953 la cassazione riconobbe ai culti non cattolici il diritto di aprire templi e oratori senza il permesso della polizia. Quando i clericali parlano di "libertà religiosa," intendono sempre liber– tà religiosa della sola Chiesa cattolica. Si può essere sicuri che il ministro Fanfani ha inteso la libertà religiosa in questo senso, e non in quello che dia– mo n01 alle due parole. • Dalla rubrica salveminiana "Frammenti di vita italiana," in "Critica sociale," Mi– lano, 5 novembre 1953, pp. 304-305. [N.d.C.] 463 Biblioteca Gino Bianco

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