Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

I protestanti in Italia manifestare liberamente il proprio pensiero con le parole, lo scritto e ogni ·altro mezzo di diffusione" ? Tutti questi articoli, secondo quel vescovo, valgono forse un fico secco? Se il ministro degli Esteri, De Gasperi, e il ministro di Grazia e Giu• stizia, Zoli, non hanno qualcosa da dire su _quest'argomento, qualcuno nella Camera o nel Senato si dovrebbe trovare che li eccitasse a dire quel che dovrebbero dire. Il ministro degli Esteri dovrebbe richiamare l'attenzione di Pio XII, per via diplomatica, sulla posizione giuridica di un vescovo, per il quale qualunque articolo della costituzione cessa di esistere non appena lui si convinca che rispettandoli non obbedirebbe piu a Dio. Se De Gasperi non solleva la questione per mezzo del rappresentante diplomatico italiano presso la Santa Sede, dobbiamo concludere che De Gasperi accetta la teoria del vescovo di Padova e perciò la costituzione non esiste per lui piu che per il vescovo di Padova? "Sacra maestà," direbbe il Cristoforo Colombo di Pascarella, "famo li giochi? " Anche il ministro di Grazia e Giustizia dovrebbe essere invitato a sbot• tonarsi. Esiste o no un concordato? C'è in questo concordato qualche clausola, la quale renda lecito al vescovo di Padova di infischiarsene della costituzione non appena si persuada che per obbedire a Dio deve infischiar– sene di quella costituzione? Eppoi, l'intera Democrazia cristiana dovrebbe farci sapere chi nella Democrazia cristiana approvò la costituzione sul serio e chi l'approvò per burla. Qualcuno nella Camera o nel Senato dovrebbe domandare su questo problema un appello nominale con prova e controprova. Gli apparentamenti, che si stanno cucinando per il 1953, rendono illecite domande di questo genere? In altri termini, gli apparentamenti saranno concordati sul cadavere della costituzione? Incidenti come quelli avvenuti a Domodossola col licenziamento dalla scuola pareggiat:t della testimone di Geova, o a Padova col rifiuto della sala comunale a un predicatore protestante, sono resi possibili dal fatto che è sempre in vigore la legislazione fascista, cioè una legislazione che Mus– solini concesse a Pio XI per ottenerne in compenso il favoreggiamento, e i costituenti del 1946 la lasciarono intatta, mentre costruivano quella costitu– zione sotto cui oggi vivono piu o meno felicemente gli italiani. I protestanti in Italia sono le bestie nere dei clericali (non è il caso di dire "cattolici," perché non tutti i cattolici italiani approvano quel fana– tismo, anche se nessun cattolico osa alzare la voce contro quel fanatismo). Se i protestanti, nei paesi dove sono in maggioranza, trattassero i cattolici come questi trattano i protestanti in Italia, i cieli rintronerebbero da mat– tina a sera con le proteste e i guaiti della "verità" sacrificata all'" errore," ' 1 h 1 " . ' " cl ' d a· mentre e natura e c e a venta, ove puo coman are, non 1a tregua "all'errore." Nel Ponte del giugno 1951, Giorgio Spini documentò molti casi di 457 B'blioteca Gino Bianco

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