Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Saluto a don Sturzo 1 Don Sturzo è un prete che crede all'esistenza di Dio. Non soltanto nel senso che Dio esiste, ma nel senso che Dio è sempre presente a tutto quello che egli fa e lui gliene deve render conto strettissimo, ora, e nel- 1' ora della morte, e nella valle di Giosafatte. Perciò fa sempre quel che ritiene essere il suo dovere, e con quel dovere non transige mai. Perciò chi ha del proprio dovere una idea analoga, Dio o non Dio, e cerca di con– formarsi a quell'idea, per quanto la debolezza umana glielo consenta, sente per quell'uomo, quando viene a conoscerlo, un rispetto, che non ha nulla da vedere con le idee, ma dipende solo dalla bella, potente personalità mo– rale dell'uomo. Io lo incontrai a Londra, nell'autunno del 1925, dopo che fui costretto a lasciare l'Italia. Mi aveva preceduto H di un anno. E sentii immediata– mente che con quell'uomo buono (naturalmente era anche intelligente) non si scherzava. E non scherzai mai, anche perché certe abitudini quando si tratta di cose serie non le ho. E credo che nacque da questo riguardo che avevamo in comune per le cose serie, una amicizia che io considero uno dei piu begli acquisti della mia vita. Non discutemmo mai. Innanzi a quell'Imalaia di certezza e di volontà) la discussione non avrebbe avuto senso. Quando arrivavamo alh zona conte– stabile, accertavamo istintivamente che H non si passava né di qua né di là, e scantonavamo amichevolmente, ognuno per la sua strada. La zona contestabile era quella che era costituita dalle opinioni religiose. Una sola volta gli dissi che lui era giansenista, e sentii subito di averlo nffeso: sor– nse sorpreso, ed io piu non procedetti avanti. Discuteva e lasciava discutere su tutto, con una libertà di spirito, che raramente avevo trovato nei cosi'. detti liberi pensatori; ma quando 1 Pubblicato nel "Taccuino" de "Il mondo," Roma, 1° dicembre 1951, con la seguente cap– pella redazionale: "Don Luigi Sturzo ha compiuto in questi giorni ottanta anni e i suoi numerosi estimatori hanno colto con gioia l'occasione per tributargli affettuose onoranze. Il Mondo, che sin dal primo numero, attraverso un ritratto di Silvio Negro, volle sottolineare l'importanza e la no– biltà della sua azione, si associa con molto piacere alle onoranze ed ha invitato Gaetano Salve– mini a rappresentarlo. Ecco il 'saluto' che tramite nostro Salvemini invia a don Sturzo." [N.d.C.] 440 BibliotecaGino Bianco

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