Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Le voci del cuore generale Anders,2 o dalle squadre neo-fasciste provenienti dal regio esercito e dalla regia marina. Trova lo spazio solamente per tramandare ai posteri un allarme, di cui può solo dire che fu giustificato almeno dalle apparenze. Fortunatamente non successe niente di serio. "Ottimo fu lo spettaco– lo di ordine e di calma dato generalmente dal popolo italiano.,, Ma ahimè, quanto diverso "fu quel lontano aprile, nel quale in pa– recchie città italiane si scatenò la furia fratricida con metodi di esosa bar– barie, infierendo persino sui cadaveri delle vittime senza pietà e senza pudo– re." Si tratta di quell'aprile 1945 in cui i partigiani del nord fecero piazza pulita di Mussolini, della sua ganza e di molti "repubblichini,, cari al cuore del cardinale Schuster e di Pio XII. La Cit1iltà cattolica nel 1923 ignorò l'assassinio di don Minzoni ac– coppato a manganellate sulla testa da seguaci dell'uomo della Provvidenza. Nel novembre del 1926, quando il sedicenne Anteo Zamboni (quasi cer– tamente innocente) fu linciato - 14 pugnalate, un colpo di rivoltella e tracce di strangolamento - e il cadavere .fu impiccato ed esposto al pub– blico per una settimana in Bologna, i buoni padri della Cit1iltà cattolica si limitarono a deplorare che il colpevole non fosse stato lasciato vivo per– ché potesse fare i nomi dei mandanti, ma ammisero che i gesti di "giusti– zia sommaria,, si possono spiegare, sebbene non giustificare; sulla esposizio– ne del cadavere, non una parola. Quando Carlo e Nello Rosselli furono as– sassinati in Francia nel 1937, i buoni padri non ne seppero nulla. Solamente quando le cose andarono male per l'uomo della Provvidenza, i cuori dei buoni padri e dei loro superiori furono indignati. La indignazione crebbe anche perché non fu rispettato il pudore della Petacci, 3 quasi che la gente potesse avere accessi di necrofilia guardando il cadavere non perfettamen– te abbigliato. Le infamie commesse dai fascisti per piu di vent'anni, e spe– cialmente quelle feroci e atroci del periodo "repubblichino,, non suggeri– scono ai buoni padri e al Vaticano nessuna spiegazione, e meno che mai una giustificazione, per quanto avvenne in Italia nella primavera del 1945. Essi condannano senza attenuanti la furia fratricida e i metodi di esosa barbarie, e niente altro. O le voci del cuore I Secondo la Cit1iltà cattolica, l'Italia nelle elezioni del 2 giugno "ritro– vò la sua anima.,, Infatti "la democrazia cristiana può inneggiare alla vit– toria.,, Adagio, Biagio. Sui 23 milioni di votanti, 8 milioni appena votaro– no per la Democrazia cristiana. I buoni padri perciò, dovrebbero essere un po' piu prudenti prima di annunziare ai quattro venti che l'Italia "ritrovò la sua anima." Avrebbero potuto limitarsi a dire che la Democrazia cristia– na non ottenne che un terzo dei voti in un'Italia che non aveva ancora ritrovato i due terzi della sua anima. Però avrebbero avuto il diritto di ag– giungere che essa aveva conquistato nella Assemblea costituente una posi– zione strategica assai favorevole per imporre la volontà del Vaticano agli 2 Wladislaw Andcrs, il comandante del corpo militare polacco impiegato dagli Alleati sul fronte italiano dal 1943 al 1945. [N.d.C.] 3 Claretta Petacci, la "ganza" di Mussolini accennata prima. [N.d.C.] 429 Biblioteca Gino Bianco

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