Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Discussioni con un cattolico sincero deleterio e odioso solamente quando sconfina dai limiti della libertà morale e pretende di prevalere colla forza. L'anticlericalismo è nato storicamente come difesa contro il clerica– lismo da parte di chi non intendeva lasciarsi dettar la legge dai preti. Nei primi due decenni di questo secolo in Italia le ragioni dell'anticlericalismo erano venute meno, perché il clericalismo aveva perduto i denti dopo mez– zo secolo di lotte sfortunate. Questo spiega perché nel 1922 cominciava– no ad apparire possibili intese fra socialisti e popolari. Pio Xl, essenzial- .. mente ·reazionario e filofascista, rese impossibili quelle intese. Oggi vi è la possibilità di ricostruire la vita italiana senza clericalismo e senza anticleri– calismo. Per riconquistare molti italiani alla fede cattolica, fecero piu due martiri della lotta antifascista come don Minzoni e don Morosini, che mil– le dottori di diritto canonico. Ed ecco che il Vaticano approfitta di que– sta disposizione degli animi. per pretendere nuovi privilegi oltre quelli che aveva ottenuto da Mussolini. A questa ondata clericale corrisponderà, prima o poi, una reazione anticlericale. Non illudetevi che possiate a lungo tenere incatenati alla politica del Vaticano i partiti di sinistra, n1inacciandoli di piantarli in asso se non in– ghiottono insieme con voi tutto quel che il Vaticano pretende che in– ghiottiate. Solo se avrete il coraggio di staccarvi dai cler~co-reazionari e di– chiararvi in politica indipendenti dal Vaticano, solo in questo caso riuscirete a impedire una nuova tempesta non solo anticlericale, ma anche antireli– giosa. Credendo fermissimamente nella "libertà per tutti come ideale perma– nente," e cioè nel diritto di ognuno di andare all'inferno o al paradiso per la strada che piu gli aggrada, io farei alle coltellate con chiunque distur– basse la vecchierella nella sua preghiera e pretendesse imporle un'altra fede o nessuna fede, e con questo sentirei di compiere il mio dovere verso quel– la fede morale stoica-cristiana, della quale indegnamente mi professo se– guace. Anche se qualcuno mi consigliasse la fede di quella vecchierella o qualunque altra fede, riconoscerei che è questo un suo diritto, e mi sen– tirei in dovere di tollerare le sue prediche. Riconoscerei che è nel suo dirit– to anche se mi dicesse che andrò all'inferno se non lo ascolto: tale è il suo modo di pensare, e anche in questo io debbo sopportare con pazien– za quella molestia. Ma se non si contenta di promettermi l'inferno nell'al– tro mondo e vuol crearmi l'inferno già in questo mondo colla prigione, col boicottaggio economico, colla calunnia, allora la mia fede morale di– venta immediatamente anticlericalismo politico militante, e sono pronto a fare alle coltellate con chi pretende di mandarmi per forza in paradiso. Il mio sogno sarebbe di camminare a braccetto con te finché rima– nesse lena a te per predicare le tue idee religiose e morali, e a me per predi– care le mie idee morali senza religione. Ma il giorno in cui ti vedessi passa– re nel campo vaticanesco a predicare non solo le tue dottrine religiose, ma anche le idee politiche del Vaticano, quel giorno non me la prenderei cal– da neanche se vedessi risorgere l'anticlericalismo a base di bastonature di 425 Biblioteca Gino Bianco

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