Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Discussioni con un cattolico sincero Tu scrivi che in Italia i cattolici rappresentano una gran forza, giac– ché, se politicamente sono non di rado tra loro agli antipodi, dal punto di vista religioso formano µna massa compatta: "gli attacchi anticattolici e antipapali renderebbero impossibile la collaborazione dei cattolici anche di sinistra con una concentrazione capace di costruire una repubblica tollerabile." Tutto dipende dal significato ·che tu dai alle parole "attacchi anticat– tolici e antipapali." L'anticlericalismo podrecchiano-massonico-mussoliniano, il quale discuteva nei comizi l'esistenza di Dio, e decapitava le madonne, e bastonava i preti, fu una vergogna, che non dovrebbe piu risorgere, e nessun partito sarebbe degno di rispetto, se non lo sconfessasse risolutamente. Ma considereresti tu come "attacco anticattolico e antipapale" l'afferma– zione che Pio XI e Pio XII cooperarono con Mussolini? Se quel fatto è inesistente, allora è il carattere falso e non il carattere anticattolico del- 1' affermazione che deve essere condannato. Ma se quell'affermazione è vera, si deve sopprimere perché è antipapale e anticattolica? Questo è un punto sul quale il tuo pensiero non mi riesce chiaro. Il fatto che tu condividi la opinione religiosa (direi piuttosto dogmati– ca) dei cattolici reazionari filofascisti, ti indurrebbe forse a cooperare con essi anche sul terreno politico, se questo ti apparisse necessario per far pre– valere coll'aiuto del braccio secolare le dottrine religiose (direi piuttosto dogmatiche) comuni a te e a loro? Ecco un altro punto su cui il tuo pen– siero non mi riesce chiaro. Tu scrivi che "l'abolizione del concordato farebbe il gioco non solo dei cattolici conservatori, ma anche dei neofascisti e dei fascisti nostalgici, e danneggerebbe gravemente la tendenza democristiana Sturzo-Donati." Qui mi pare che siamo arrivati al vero centro della discussione. Si può essere contrari alla politica concordataria del Vaticano senza violare nessun dogma della Chiesa cattolica. I cattolici belgi e svizzeri non hanno mai voluto saperne di un concordato. I cattolici inglesi, ameri– cani e francesi non domandano un concordato. Don Sturzo dal 1919 al 1924 non domandò mai un concordato. Il concordato del 1929 fu nego– ziato in segreto da Pio XI e da Mussolini, e Pio XI si compiacque a cose fatte che la mancanza di pubblica discussione preventiva avesse reso possibile un successo che certamente sarebbe mancato. 2 Oggi il concordato è · voluto dal Vaticano. Se la Democrazia cristiana di don Sturzo non si dimostrerà indipendente dal Vaticano proprio su questo terreno, che è terreno politico e non dogmatico, tanto vale che essa confessi apertamente di essere né piu né meno che una longa manus del Vaticano, il quale si serve dei clericali come quinta colonna fra i partiti di destra, e della democrazia di Sturzo come quinta colonna fra i partiti di sinistra, ma lo scopo degli uni e degli altri è uno solo: fare prevalere la politica del Vaticano nella vita pubblica italiana. All'abolizione del regime concordatario un partito politico italiano, 2 Cfr. la nota 13 a p. 261 di questo volume. [N.d.C.] 420 Biblioteca Gino Bianco

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