Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Il Vaticano e il fascismo Gli ultimi mesi del 1926 furono i piu terribili nella guerra civile che insanguinò e disonorò l'Italia per sei anni, cioè dalla fine del 1920 alla fine del 1926. I seguaci del partito popolare ne sanno qualcosa! Ma pro– prio nell'ottobre del 1926 Pio XI e Mussolini iniziarono le trattative che dovevano nel 1929 condurre ai patti del Laterano. E proprio il 4 ottobre 1926, il cardinale Merry del Val, legato pontificio ad un congresso catto– lico ad Assisi, espresse i suoi ringraziamenti "a chi tiene in mano le redini del governo d'Italia [ ...] . Visibilmente protetto da Dio, egli ha sapiente- · ..mente rialzato le sorti della Nazione, accrescendole prestigio in tutto il mondo. " 6 Il 20 dicembre 1926, Pio XI in persona annunziò che Mussolini era "l'uomo mandato dalla Provvidenza. 117 Queste benedizioni erano date al governo italfano e non al capo del governo fascista? Quando i patti del Laterano furono resi pubblici l'entusiasmo, non per il governo italiano, ma per Mussolini e il regime fascista non ebbe limi– ti. Il 13 febbraio 1929 Pio XI defini'. Mussolini come "l'uomo che la Provvidenza gli aveva permesso di incontrare": 8 sempre la Provvidenza! Egli inoltre spiegò come i patti del Laterano non sarebbero stati possibili "se dall'altra parte non vi fosse stato un uomo come il Primo Ministro." Di– cendo "un uomo come il Primo Ministro," cooperava egli col governo ita– liano e non con Mussolini e col suo regime·? Il 17 febbraio 1929, in un ri– cevimento .dato in Vaticano dalla guardia nobile del papa, l'aristocrazia pa– pale e gli alti dignitari della Chiesa, intervenuti ad ammirare un film, applau– dirono Mussolini quando fece mostra di sé. Applaudivano essi Mussolini, duce del fascismo, o un governo italiano che magari avrebbe potuto essere antifascista fra un paio di migliaia di anni? Applaudendo quell'uomo correvano rischio di fare dispiacere a P.io XI? Il 9 marzo 1929, tutti i car– dinali presenti a Roma, affermarono in un indirizzo presentato al papa che "quell'eminente uomo di Stato," cioè Mussolini, governava l'Italia "per un decreto della divina Provvidenza. " 9 Quando Pio XI e il Sacro Collegio esaltavano l'uomo della Provvidenza, esaltavano il governo italiano e non Mussolini? Aveva la Provvidenza adottato la dottrina che "il fine giustifica i mezzi" se faceva uso di quel "mezzo," Mussolini, per· raggiungere i suoi fi . ? ru. L'entusiasmo che in Italia e fuori d'Italia la macchina della propa– ganda cattolica alimentò per tanti anru, era diretto verso il governo italia- 6 "L'osservatore romano," 6 ottobre 1926. [N.d.C.] 7 La citazione è inesatta. Tuttavia nell'allocuzione concistoriale del 20 dicembre 1926, dopo l'attentato Zamboni (31 ottobre 1926), Pio XII aveva attribuito l'incolumità di Mussolini (l'uomo che "con tanta energia governa le sorti del Paese da far giustamente periclitare il Paese stesso ogni qualvolta periclita la sua persona") a un "quasi visibile intervento della Divina Provviden– za." [N.d.C.] 8 "E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale": Discorso ai professori e agli stu• denti dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, 13 febbraio 1929, in "La civiltà catto• lica," 1929, voi. I, p. 467. [N.d.C.] 9 "Fu altresf disposizione della Provvidenza divina, che dall'alto senno dell'eminente Stati– sta preposto alla cosa pubblica della Nazione, degne di ogni favore e corrispondenti ai nobili in– tenti dell'Augusto Sovrano d'Italia si risoontrassero le suddette esigenze [del papa e della Chiesa], e si potesse cosi'. divenire alla firma dei due Atti": "La civiltà çattoliça,'' 1929,vQl, li, pp. 6,- 66. [N.d.C.] · 407 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=