Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

La politica ecclesiasticanell'Italia di domani pretendere di essere legalmente rappresentati e protetti in Italia da Stalin in forza di un concordato col governo italiano. Neanche i cattolici italia– ni hanno il diritto di domandare che le relazioni fra Stato e Chiesa siano regolate da un concordato. I c~ttolici italiani facciano valere le loro ragioni in regime di libera concorrenza, attraverso quei diritti di libertà che il regi– me democratico garantirà ad essi come a tutti i cittadini. Ma non preten– dano di inseririre, fra se stessi e il resto della cittadinanza italiana, il papa. Non c'è stato mai concordato in Belgio, anche quando i cattolici ..erano al potere. Non c'è concordato in Inghilterra. Non c'è concordato ne- .. ··gli Stati Uniti. Non c'è concordato in Francia. I candidati cattolici italia– ni, partecipando alle elezioni nel 1904, 1909, 1913, non domandarono mai che le relazioni fra Stato e Chiesa fossero regolate da un concordato. Il par– tito popolare italiano, né nelle elezioni del 1919, né in quelle del 1921, né nella Camera italiana dal 1919 al 1922, mise mai avanti l'idea di un concordato. Don Sturzo non· fu m~i concordatario. I democratici italiani saranno in buona compagnia quando invocheranno l'esempio di don Sturzo e del partito popolare, oltre che quello del Belgio, dell'Inghilterra e degli Stati Uniti. , Se i cattolici conquistassero la maggioranza nella Costituente, essi fa– rebbero certamente un nuovo concordato, aggiungendo altre concessioni a quelle del 1929. Ma i gruppi democratici non potrebbero abbandonare mai il principio della separazione. Niente concordati, n~ente modus vivendi col Vaticano. Transazioni amichevoli coi loro concittadini cattolici nell'in– teresse della patria comune, sf, quando i cattolici abbiano accettato il prin– cipio della separazione. Ma niente accordi giuridici bilaterali col Vaticano nelle materie delle relazioni fra Stato e Chiesa in Italia. Su questo punto nessun compromesso è possibile fra democratici anticoncordatari e cattolici concordatari. O di qua o di là. VI. Separazione Caduto il concordato, non cadrebbero senz'altro tutte le istituzioni che sorsero in Italia per effetto del concordato. Quelle istituzioni furono create da leggi del governo secolare e appartengono al diritto interno italia– no. Il concordato cadrebbe nel nulla, ma ciascuna di quelle leggi statu– tarie rimarrebbe in vigore finché non fosse esplicitamente abolita o rifor– mata. Il governo della repubblica non dovrebbe fare sempre il contrario di quel che era stato statuito nel concordato del 1929, semplicemente per fare di– spetto ai preti - secondo il metodo anticlericale podrecchiano. Per esem– pio, nella. dannata ipotesi che scoppiasse un'altra guerra, il governo dovrebbe provvedere ali' assistenza religiosa per i soldati che la desiderassero. Questo domanderebbero i cittadini cattolici e questo il governo concederebbe. Cos1 fece nella guerra del 1915-1918. Cos1 dovrebbe fare sempre. Ma questo non 399 Biblioteca Gino Bianco

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