Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Intervista sui patti del La.terano Non v1 sono stati negoziati con Orlando e con Nitti. Si è trattato di semplici contatti. Se questi contatti avessero portato a negoziati veri e propri, la questione finanziaria sarebbe stata certamente posta. Ma, date le difficoltà dell'immediato dopoguerra e il controllo dell'opinione pubblica, senza dubbio il Vaticano non avrebbe domandato una somma cos1 smisu– rata come quella che ha chiesto e ottenuto da Mussolini; si sarebbe ritenuto soddisfatto, al contrario, dell'annualità, calcolata in oro, che la '."legge delle guarentigie" gli aveva concesso e, tutt'al pi u, degli arretrati ·aegli ultimi cinque anni. Il Vaticano è stato spinto agli accordi anche dalla considerazione che non è sempre facile trovare un Mussolini. Costui, non avendo nessuna seria preparazione, ha fatto al Vaticano, sul terreno politico, molte conces– sioni cui nessun altro uomo politico avrebbe mai consentito. Solamente dopo la pubblicazione degli accordi Mussolini ha capito - o meglio gli è stato fatto capire - il valore delle concessioni fatte. Ed ecco che sono cominciati i litigi col Vaticano. 2. Riti'ene che la Città del Vaticano e il concordato potranno sopravvivere alla caduta del fascismo? Tutto dipende da come il regime fascista cadrà, quando cadrà, se c~drà. Che cosa farei se potessi guidare gli avvenimenti? · Lascerei tranquillo il papa nella Città del Vaticano. Il papa, o lo si lascia dov'è, o lo si caccia dal Vaticano, da Roma e dall'Italia. Dato l'orientamento dell'opinione pub– blica in Italia e all'estero, non soltanto fra i cattolici, ma anche fra i pro– testanti, noi italiani non possiamo cacciare il papa. Lasciamolo dunque dove si trova, senza cavillare se il Vaticano gli appartenga o no, se nel Vaticano egli sia o no sovrano. Egli è rimasto indipendente nel Vaticano dal 1870 al 1929, protestando di essere prigioniero. Dal febbraio 1929 vi rimane senza poter piu pretendere di essere un prigioniero. Perché offrirgli dei pretesti per proclamarsi tale? Egli ha perduto la sua aureola di vittima: perché rico– stituirgliela? Lasciamo che il re di Yvetot si diverta con i suoi giocattoli. Quanto al concordato, credo che non dovrebbe restare in vigore un solo giorno di piu. Vi sono anche dei cattolici contrari al concordato, ma bisogna evitare equivoci pericolosi. Vi è il concordato e vi sono le leggi concordatarie: per esempio, la legge che assicura al clero l'esenzione dal servizio militare, la legge che riconosce la giurisdizione dei tribunali eccle– siastici nei processi per l'annullamento del matrimonio, ecc. Noi, che voglia– mo la fine di ogni privilegio religioso, domandiamo l'abrogazione del con– cordato e la revisione delle leggi concordatarie, in modo da istituire in Italia la separazione completa fra la Chiesa e lo Stato, senza privilegi per nessuna chiesa. Questa opinione non coincide con quella di diversi cattolici che criticano il concordato. Noi ne chiediamo l'abrogazione, perché ha con– cesso al clero cattolico privilegi, ai quali esso non ha diritto. Diversi catto– lici anticoncordatari criticano invece il concordato, perché non ha concesso 385 28 Bin11otecaGino Bianco

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