Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Cattolicismo e democrazia cazione politica dei capi e delle masse. Se essi si mostreranno abbastanza decisi per imporsi a quegli' avversari che, come loro, non intendono scostar– si dalla Chiesa, questa non solo non li sconfesserà, ma indirettamente li fa– vorirà. Dico indirettamente, perché saranno essi a rifiutare ogni appogg,·o di– retto, per non contaminare colle passioni politiche la casa di Dio, che vo– gliono sia asilo di tutte le coscienze desiderose di conqscere la verità qua- • lunque sia la parte politica cui han fatto adesione. Né si dica che quelli che la pensano cosl sono destinati ad essere de– gli isolati, perpetuamente incapaci ad esercitare un'influenza decisiva sugli avvenimenti. Oggi lo sono, come lo sono tutti i non fascisti che il regime condanna al forzato si·lenzio. Ma domani non lo saranno, come ho fede che non lo saranno tutti coloro che, pur aderendo a partiti z·n altri tempi osti– li al mio, combattono come noi la buona battaglia per la libertà politica. La polùica di un papa è cosa che passa. Passerà quella di Pio Xl come passò quella di Clemente VII. Questa ha trovato un Pastor, scien– ziato e cattolico, per dùvelarne le vergogne. Anche quella troverà nell'avve– nire i· suoi critici, come nel presente ha trovato i suoi esaltatori. Il cat– tolicismo è al di sopra dell'una e dell'altra: È per questo che non è z'ncon– ciliabile cql progresso, colla lt'bertà, colla democrazia. Francesco Luigi Ferrari Gaetano Salvemz"ni a Francesco Luigi Ferrari: Caro Ferrari, 2, place Possoz, Paris XVIe, fino al 26 ago– sto; 8, avenue Gambetta, Saint-Germain-en– Laye, dal 27 agosto in poi. grazie infinite della sua lettera-memoria. Essa mi costringe a un lavo– ro di maggior chiarimento del mio pensiero, e, se non mi disarma del tutto, mi obbliga a... parecchie rettifiche di tiro. Ecco i punti su cui vorrei continuasse la nostra discussione. Accetto incondizionatamente di abbandonare la parola "cattolicismo" e di parlare di "politica cattolica.,, Accetto tanto piu cordialmente in quan– to io odio le parole che finiscono in ismo come causa di confusione e di inganno. Anzi odio le stesse parole astratte, e cerco di evitarle sempre nei miei scritti. Ma qualche volta mi scordo della regola. Mentre accetto di dire "politica cattolica,,, non mi sento di dire "pre– tesa politica cattolica.,, Badi che io non nego la conciliabilità della poli– tica, quale la intende Lei, con la politica democratica. Affermo che nella 377 BibliotecaGino Bianco

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