Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo quarto ' L'enciclica "Rerum novarum" L'enciclica Rerum novarum fu il prodotto delle circostanze maturatesi fra il 1870 e il 1890. Essa cominciava proclamando "essere di estrema necessità venir senza indugio con opportuni provvedimenti in aiuto dei proletari, che per la maggior parte si trovano indegnamente ridotti ad assai misere condizioni. Poiché, soppresse nel passato secolo le corparazioni di arti e mestieri, senza nulla sostituire in lor vece, nel tempo stesso che le istituzioni e le leggi venivano allontanandosi dallo spirito cristiano, avvenn~ che a poco a poco gli operai rimanessero soli ed indifesi e in balfa della cupidigia dei padroni e di una sfrenata conèorrenza. Accrebbe il male un'usura divoratrice che, sebbene condannata tante volte dalla Chiesa, consuma lo stesso, sotto altro colore, per fatto d'ingordi speculatori. Si aggiunga il monopolio della pro– duzione e del commercio, tantoché un piccolissimo numero di straricchi hanno imposto all'infinita moltitudine dei proletari un giogo poco men che servile." I fatti storici, a cui queste parole accennavano, erano del tutto im– maginari. Le corporazioni di arti e mestieri, soppresse nel secolo XVIII, era– no organizzazioni di padroni e non di operai. Agli operai il diritto di orga– nizzazione era assolutamente interdetto: non potevano neanche formare con– fraternite esclusivamente religiose, pèrché una confraternita avrebbe fatto presto a diventare una lega di resistenza. La moltitudine dei proletari era abbandonata al giogo dei ricchi assai meno alla fine del secolo XIX, che non fosse stata in quei secoli di un mitico medioevo governato dallo spirito cristiano: nel medioevo il padrone poteva bastonare l'operaio fino a far san- h ' . d 1 L'' d 1 d " " gue, pure e non arnvasse a ammazzar o. interesse e enaro, o usura come lo chiamava e condannava la dottrina canonica, era stato altissimo nel medioevo, quando abbondava lo spirito cristiano ma viceversa il capitale era scarso e malcerto a recuperare: il 36 per cento era considerato interesse ragionevole nel secolo XIV. Quell"' usura" era discesa a livelli sempre piu bassi, via via che la massa del capitale disponibile era cresciuta, nonostante il declino dello spirito cristiano; ma continuava ad essere sempre alta, dove il capitale scarseggiava, anche se non vi scarseggiava lo spirito cri- 351 BibliotecaGino Bianco

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