Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

La -prima disfatta della democrazia cristiana in Italia Allora ritornò a sperare nella Francia. Qui si manifestavano i sintomi di una ripresa conservatrice e clericale, per quanto non piu monarchica. Nello stesso tempo, in Italia, il baccano francofobo e anticlericale sollevato da Crispi faceva credere imminente una guerra franco-italiana. Risorsero in Leo– ne XIII le illusioni francesi. Finora niente cristianesimo sociale e meno che mai democrazia cristia– na, per il Vaticano, in paesi come la Francia e l'Italia. Nel 1885 il padre Curci, ex gesuita, pubblicò un libro intitolato Di un socialismo cristiano nella questione operaia, nel quale pretendeva conciliare il cattolicesimo col socialismo. Quello scritto fu condannato. Ma ora che il pendolo temporalista era ritornato ad oscillare verso fa repubblica francese, Leone XIII non poteva non vedere che in un paese a suffragio universale, come era diventata definitivamente la Francia, non si concludeva nulla senza l'appoggio della classe lavoratrice, e la Chiesa, per ottenere quell'appoggio, doveva dimostrare di non esserle ostile, ma di sa– perne patrocinare le aspirazioni legittime. 3 Anche in Italia Leone XIII aveva una ragione per trovar desiderabile un movimento operaio diretto da cattolici. Voleva tener viva con quel mezzo la questione romana. 4 3 F. SooERINI, Il pontificato di Leone XIII, Milano, Mondadori, 1932-33, vol. II, p. 387; C. PICHON, Histoire du Vatican, Paris, Société d'éditions françaises et internatio?ales, 1946, p. 11;. 4 Seguono nel ms. altre quattro pagine, riprese o riassu?te da La q_uesti<;me ro!"1ana d~ Pzo IX a Leone XIII (cfr. indietro, pp. 302-305) e dal cap. VII d1 Stato e Chiesa zn Italia da Pio IX a Pio XI (cfr. indietro, p. 139), e qui omesse. [N.d.C.] 350 BibliotecaGino Bianco

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