Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Stato e Chiesa in Italia sotto la dittatura fascista di dollari. Questa somma è stata prelevata dalle casse dello stato italiano e non vi ritornerà mai, anche se il papa cessasse di riconoscere la legittimità dello stato italiano, che gli dette il denaro. Mussolini ha riassunto la sua opera con le seguenti parole: "Il principio liberale della completa separazione fra lo Stato e la Chiesa 'ha ceduto il passo al principio di collaborazione. " 19 Collaborazione è una bella parola. Un vecchio uomo di stato austriaco, il principe di Metternich, soleva dire: "Nulla è piu utile della collaborazione fra l'uomo e il cavallo. Solamente bisogna ,_saperechi fa la parte dell'uomo e chi fa la parte del cavallo." Nella colla– borazione fra il papa e Mussolini, il papa è l'uomo e Mussolini è il cavallo. V ( Che cosa ha ottenuto Mussolini in compenso di tante concessioni? Ha ottenuto che da ora in poi i vescovi, nominati dalla Santa Sede, prima di prendere possesso delle loro diocesi, prestino giuramento di fedeltà allo stato italiano. Anche i vescovi francesi prestavano un giuramento di que– sto genere prima che in Francia fosse introdotta la separazione dello Stato dalla Chiesa. Quel giuramento non impedi mai loro di sostenere tutti i tentativi monarchici contro la repubblica.) Ora potete comprendere perfettamente perché fu possibile a Mussolini risolvere la questione romana. Egli concesse tutto ciò che °l'altra parte doman– dava, ( e si contentò di ottenere in cambio un giuramento di fedeltà, che l'e– sperienza della Francia ha dimostrato non essere altro che una vuota for– mula.) Qualsiasi scioccone può risolvere qualsiasi problema con questi me– todi. Secondo alcuni, ciò che Mussolini ha guadagnato nell'affare non è stato né avrebbe potuto essere registrato nel testo degli accordi. La Santa Sede - essi dicono - ( da ora in poi metterà a servigio del governo ita– liano tutta l'influenza di cui essa dispone nel mondo attraverso le organizza– zioni della Chiesa cattolica. Da ora in poi Mussolini potrà, nella sua politica estera, contare sul segreto favore della Santa Sede. Questo guadagno non poteva essere consacrato nelle formule degli accordi, ma si manifesterà nell'esperienza di ogni giorno. ) Secondo la mia opinione, questa è la piu sciocca aspettativa che Mus– solini potesse avere, se ne ha mai avute di questo genere. Vi sono 300 milioni di cattolici in tutto il mondo. I cattolici italiani, secondo stati– stiche di fonte cattolica, sarebbero 40 milioni. In realtà, essi non sono 19 Qui Salvemini riassunse, o attinse da un riassunto della relazione con cui Mussolini pre– sentò alla Camera il 10 marzo 1929 il disegno di legge sulla conciliazione. Il passo a cui allude Salvemini è il seguente: "Il principio della separazione tra la Chiesa e lo Stato, quale era inteso dalla vecchia dottrina liberale, ed è anche oggi professato dall'anticlericalismo democratico, viene abbandonato [ ... ]. Ma l'abbandono del principio della separazione [ ... ] non significa punto introdu– zione di un sistema, per cui le due potestà, la civile e la religiosa, vengano a mescolarsi e a con– fondersi. Il Concordato dell'll febbraio instaura un regime di concordia e di collaborazione, non già di confusione fra lo Stato e la Chiesa": "La civiltà cattolica," 1929, vol. Il, p. 169. [N.d.C.] 335 Biblioteca Gino Bianco

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