Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Stato e Chiesa in Italia da Pio IX a Pio Xl piu precise informazioni su quel "dominio convenevole," le trovava senza difficoltà in parecchi scritti ufficiosi: il papa era disposto a passar la spu– gna sulle Romagne, sulle Marche e sull'Umbria, e rivendicava solamente "quella parte del patrimonio di San Pietro, che il Sovrano Pontefice go– vernava ancora nel 1870," cioè la città e la provincia di Roma. Il gover– no italiano avrebbe dovuto riportare la sua capitale a Firenze, dove l'ave– va tenuta fra il 1865 e il 1871. 25 Avendo ridotto le sue rivendicazioni territoriali in questi co.I_1fini, Leo– ne XIII era convinto di meritare la palma della magnanimità e non consen– tiva altre rinunce. 26 Nel 1883 uno scrittore francese, assai autorevole, Ana– tole Leroy-Beaulieu, propose una soluzione della questione romana, che si somiglia come una goccia d'acqua a quella che finalmente Pio XI dove– va accettare nel 1929: riconoscere in diritto quella specie di piccola so– vranità autonoma, che la legge delle guarentigie lasciava sussistere di fatto sul Vaticano: in tal modo i cattolici non avrebbero potuto dolersi di ve– dere limitata la libertà del Santo Padre. 27 La Civiltà cattolica non degnò questa idea neanche di una confutazione. Nel 1887 Ruggero Bonghi, echeg– giando la proposta fatta quattro anni prima da Leroy-Beaulieu, riconobbe che sarebbe stato opportuno "meglio definire quello che sia la sovranità del Pontefice dentro i limiti che la legge delle guarentigie dichiara invio– labili"; ed ammise anche che le disposizioni della legge delle guarentigie potessero assumere la forma di patti concordati. 28 Anche queste suggestio– ni caddero nel vuoto. Nel 1889 il vescovo di Cremona, mons. Geremia Bonomelli, pubblicò un opuscolo in cui proponeva che il papa si conten– tasse di quella sola parte della città di Roma, che era situata a destra del Tevere, fra il ponte Sant'Angelo e il Vaticano ("città leonina"), e di una striscia di terra che congiungesse questa piccola enclave pontificia col ma– re.29Leone XIII mise l'opuscolo all'indice, e fece pubblicare un opuscolo in cui le idee di mons. Bonomelli e degli altri "conciliatori di vista cor– ta" erano aspramente confutate. 30 XIII, Bruxelles, Société belge de librairie, 1888, p. 288 sgg; C. VAN DuERM, S. J., Rome et la franc-maçonnerie, Brouges, Desclée, 1896, p. 475. 25 L. TEXTE, Léon XIII et le Vatican, cit., p. 157; L'alliance italo-papale, Rome, Impri– merie "Editrice romana" (dove si pubblicava !'"Osservatore romano"), 1883; UN PROFESSORE RO– MANO(mons. Davide Farabulini), La questione romana e l'Europa politica, Ratisbona, Pustet, 1886, vol. Il, pp. 429, 543, 1220 sgg.; Ch. T'SERCLAES, Le pape Léon XIII, cit., vol. I, p. 44, vol. II, p. 180. Mons. T'Serclaes era superiore del seminario belga a Roma. Il suo libro, "com– posto con documenti forniti in gran parte da Leone XIII e scritto sotto i suoi occhi, ha quasi il valore di memorie personali": F. MouRRET, Histoire générale de l'Eglise, cit., vol. IX, p. 1. 26 J. A. RYANand M. F. X. MILLAR, The State and the Church, New York, MacMillan, 1924, p. 42, affermano che "Leone XIII non dice che la Chiesa deve avere una potestà civile sullo stato pontificio o su un qualsiasi altro territorio, in tutti i tempi e in tutte le circostanze, come la piu sicura salvaguardia della sua indipendenza. Egli parla da un punto di vista storico. Il fine che egli desidera veder raggiunto, è la libertà per la Chiesa di esercitare la sua missione spirituale e morale. Teoricamente questo scopo può essere raggiunto con mezzi diversi dalla so– vranità temporale. Si può realizzare con il riconoscimento internazionale di adeguate garanzie." I due scrittori americani rappresentano con queste parole il pensiero di Leone XIII quale avrebbe dovuto essere secondo il punto di vista dei cattolici americani, non quale storicamente fu. 27 Le pape Léon XIII et l'Italie sous le régime de la loi des garanties, in "Revue des deux mondes," 15 ottobre 1883. 28 La conciliazione, in "Nuova antologia," 1° giugno 1887. 29 G. ASTORI, L'opuscolo di mons. Bonomelli, cit. 30 È l'opuscolo: La verité sur la question romame, par B.O.S., cit. 304 BibliotecaGino Bianco

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