Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Prefazione te assai piu breve: i quattro capitoli sbozzati fra il dicembre 1930 e il gen– naio 1931 ne riassumevano o sostituivano una dozzina, dagli ultimi anni del pontt'ficato di Pio IX ai tempi di Pio X. Ben presto Salvemini dovette accorgersi di avere sbagliato strada. Nel frattempo George I.A Piana, col quale aveva stretto amiàzia a Harvard, gli aveva sottoposto il progetto di· un volume collettivo, nel quale autorevoli studiosi ed esponenti antifascisti di varie tendenze avrebbero dovuto illu– strare al pubblico anglosassone i piu diversi aspetti della politica mussoli– niana. Dopo avere temporeggiato per alcune settimane, collaborando tutta– via con un attivo carteggio al perfezionamento del progetto e alla scelta dei collaboratori (suggerf fra gli altri il nome di Ferrari, ma scartò subito quello di· don Sturzo: "sarebbe ottimo, ma non può piu parlare dopo il concorda– to, e non è uomo da disobbedire al papa"),5 1 a metà febbraio, fisicamente ristabilito, si tuffò 'nella nuova i·mpresa, interrompendo per la seconda volta il suo libro su Stato e Chiesa. Invece di sbarazzarsi in un pai·o di mesi dei due capitoli che gli erano stati affidati· (sul problema demografico e sulla politica estera di Mussolini; I.A Piana aveva riservato a se stesso il concor– dato e i rapporti fra Stato e Chiesa), alla fine dell'anno aveva gi·à scritto 120 mila parole, "un volume a sé" : 52 il Mussolini diplomate uscito a Parz'gi, da Grasset, nel 1932. Il dattdoscritto del libro, che cosi intensamente lo aveva assorbito fra il 1929 e il 1930 - anni singolarmente poveri di titoli· nella pur copiosù– si·ma bibliografia dell' esilt'o 53 -, restò inedito fra le sue carte. Se ne servi per un corso di lezioni a Yale (1932) t ne uti'lizzò alcuni capitoli nelle Lezioni di Harvard ( 1943) ; 55 lo lasciò circolare fra amici e discepoli. 56 Ma non trovò mai z'l tempo o forse lo stimolo a terminarlo e pubblicarlo. Nel 1948 ci pensava ancora, ma lo poneva fra i "tanti altri libri," che attende- d . "l' l . " 51 F h ' l' vano a anm u tzma mano. u un vero peccato, pere e opera, non indegna del migliore Salvemini, avrebbe potuto costituire, nei prz'mi anni 51 Lettera a George La Piana, da Parigi, 24 dicembre 1930. 52 Idem, 4 dicembre 1931 e 7 gennaio 1932. "La politica estera dell'Italia" (fascista?) era uno dei libri che Salvemini si proponeva di "terminare" dopo il ritorno in Francia nel 1929, prima che l'opera su Stato e Chiesa lo assorbisse completamente: lettere a miss Massey del 24 gennaio e 28 maggio 1929. 53 Nell'ottobre 1929 Salvemini pubblicò, sia in Francia che negli Stati Uniti, l'articolo Il duce e il papa. La fine di un idillio (Scritti sul fascismo, II, cit., pp. 425-31, dove è tradotto dall'inglese; in Francia usci col titolo L"' Action catholique" et le parti fasciste, "Europe," Paris, 15 ottobre 1929), che forse conteneva la traccia di uno degli ultimi capitoli del libro su Stato e Chiesa. Nel 1930-31, malgrado l'interessamento di La Piana, non riusci a pubblicare negli Stati Uniti una rielaborazione del IV capitolo del libro, col titolo Is Italy a Catholic Country?, che usci soltanto nel 1943 (dr. n. 1 a p. 113 di questo volume). 54 Per le quali Salvemini ridusse e fece tradurre in inglese parte del suo libro, utilizzando anche materiale raccolto dopo il 1929. Questi dattiloscritti inglesi, molto frammentari, sono conservati fra le carte di Salvemini. 55 Cfr. le note 1 alle pp. 211, 246, 257, 266, 288 di questo volume. Ma le segnalazioni sono limitate ai capitoli dai quali attinse di piu. 56 Fra cui E. PRATT HOWARD, autrice di un volume su Il partito popolare italiano, trad. it., Firenze 1957, che attinse in piu punti dal ms. di Salvemini. 57 Lettere dall'America (1947-1949), cit., p. 177. Nel novembre 1949 pubblicò tuttavia un rifacimento dei due capitoli su Il partito popolare italiano nel 1919-1920 (dr. n. 1 a p. 211 di questo volume). Fra i libri che Salvemini desiderava "concludere prima di morire," c'era anche Il Vaticano e il fascismo, "da essere scritto insieme con La Piana in continuazione al What to do with Italy (materiale già raccolto ma che va elaborato)": Lettere dall'America (1944- 1946), a cura di A. Merola, Bari, 1967, p. 151. XXVIII BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=