Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Stato e ·chiesa in Italia da Pio IX a Pio Xl che nelle elezioni del 1919 un blocco di 339 deputati a tendenza anunvo– luzionaria avrebbe potuto essere eletto contro 169 socialisti e repubblica– ni, se il partito popolare non avesse presentato candidati propri in tutti 1 collegi. Ecco le cifre del 1913 messe a confronto con quelle del 1919: 1913 1919 Vecchi partiti di governo Voti riportati 3.392.358 2.098.747 Seggi conquistati 4 1 O 239 Cattolici Voti riportati 301.949 Seggi conquistati 29 Partito popolare Voti riportati 1.167.354 Seggi conquistati 1 OO Socialisti e repubblicani Voti riportati 1.320.614 2.436.035 Seggi conquistati 69 16 9 Elettori che parteciparono alla votazione 5.014.921 5.682.136 Per effetto della tattica elettorale intransigente del partito popolare, la Camera del 1919, invece di essere divisa fra una maggioranza e una mi– noranza, si trovò spezzata in tre tronconi, uno di 239, uno di 100 e uno di 169 deputati, dei quali nessuno aveva forza o coesione sufficiente per governare. Ma è necessario ricordare che nel 1919 i vecchi partiti di governo era– no fatti segno ad una cosf universale avversione per aver fatto male la guerra e peggio la pace, che la loro disfatta era inevitabile. Se avesse ten– tato di trascinare i suoi seguaci a votare per i vecchi partiti di governo, il partito popolare sarebbe rimasto senza seguaci e i suoi voti sarebbero andati al partito socialista. Ingiusta è anche l'accusa, che si fa al partito popolare, di aver pro– vocato le sconfitte dei vecchi partiti di governo e le vittorie dei socialisti e dei repubblicani, con l'aver voluto che le elezioni fossero a rappresentanza proporzionale. Anzitutto la rappresentanza proporzionale fu voluta non solo dal partito popolare, e non solo dal partito socialista, ma anche dai naziona– listi e dai fascisti. Eppoi essa favod precisamente i vecchi partiti di go– verno, che erano ridotti allo stato di minoranza. Senza la rappresentanza pro– porzionale, essi sarebbero stati completamente sconfitti nell'Italia setten– trionale e centrale, 13 e non avrebbero mantenuto le loro posizioni, per quan– to molto indebolite, che nell'Italia meridionale. La rappresentanza proporzionale non ebbe l'effetto di favorire le vit- 13 Se si prende in esame la circoscnz10ne di Firenze, per esempio, si trova che questa avrebbe dato, col metodo del collegio uninominale, 12 deputati socialisti e 2 soli non socialisti;• con le elezioni fatte a rappresentanza proporzionale, dette 8 socialisti, 3 popolari e 3 "libe– rali": U. GIUSTI, Le elezioni politiche del 16 novembre nel collegio di Firenze, in "Bollettino del Comune di Firenze," gennaio-aprile 1920. 242 BibliotecaGino Bianco

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