Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Stato e çhiesa in Italia da Pio IX a Pio Xl I problemi, di cui il partito si occupava in quegli anni, erano ben altri. Esso domandava: 1) una riforma dei metodi d'esame nelle scuole se– condarie, che togliesse gli alunni delle scuole private dalla inferiorità in cui si trovavano di fronte agli alunni delle scuole pubbliche (vedi pp. 175-77); 2) una nuova legislazione agraria che permettesse lo spezzamento dei lati– fondi nell'Italia meridionale e favorisse l'accesso alla proprietà per i fitta– voli e mezzadri dell'Italia settentrionale; 3) un aumento del contributo go– vernativo al "Fondo per il culto" (vedi pp. 211-12), per migliorare le miser– rime condizioni economiche dei parroci e dei vescovi. Il successo su questo terzo punto non fu molto difficile: coi regi decreti del 19 settembre 1921 e 2 febbraio 1922, il contributo annuo governativo al "Fondo per il cul– to" fu portato da 8 a 38 milioni, e cosi'.le congrue parrocchiali e le mense vescovili dell'anteguerra furono ragguagliate al diminuito valore d'acquisto della moneta. Piu difficili a risolvere tecnicamente erano gli altri problemi. Ma che occorresse cercare una soluzione era ammesso da tutti gli uomini politici piu autorevoli. 238 BibliotecaGino Bianco

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