Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Stato e Chiesa in Italia da Pio IX a Pio XI il diritto di mettere il veto contro la possibile nomina di vescovi disloyal in Irlanda. I cattolici inglesi accettavano questa condizione e la Santa Sede la consentiva. Ma gli irlandesi si opposero accanitamente. Nella remonstrance del 16 settembre 1815, redatta da Daniele O'Connell, il celebre agitatore, essi dichiararono a Pio VII quanto segue: Come da un lato noi rifiutiamo di sottoporre i nostri affari religiosi al controllo delle autorità secolari, cosf dall'altro non possiamo ammettere che la Santa Sede abbia il diritto di indagare sui nostri prindpi politici o di dirigere la nostra condotta politica. Fu coniata allora in Irlanda la formula famosa: "Noi guardiamo a Ro– ma per la religione, e al nostro paese per la politica. 117 Un altro caso classico è quello del dissidio che si manifestò nel 1887 fra il Centro cattolico tedesco e Leone XIII: il Centro non voleva votare le leggi militari di Bismarck, mentre Leone XIII raccomandava al Centro di votarle, potendo questa concessione essere compensata da nuove conquiste sul terreno religioso. I capi del Centro rivendicarono l'autonomia del loro partito sopra una questione politica come quella delle spese militari. Un altro caso è quello dei cattolici francesi, che invitati da Leone XIII a fare adesione alla repubblica, rifiutarono di obbedire. Il caso piu recente lo abbiamo avuto in Catalogna. Qui, Primo de Rivera pretendeva che il clero impartisse la predicazione e l'insegnamento catechistico non piu in catalano, ma in castigliano. Il clero, in massa, rifiutava di obbedire. Il papa, con un breve all'arcivescovo di Barcellona, ordinò che il clero obbedisse al governo. Ma, anche dopo il breve ponti– ficio, la predicazione e l'insegnamento catechistico continuarono in catalano: vescovi, parroci e predicatori presero conoscenza del breve con tutto il ri– spetto dovuto al capo della Chiesa cattolica, ma subito se ne dimenticarono. Dinanzi a questa resistenza passiva, il papa trovò conveniente "ignorare,, quel che succedeva. La giustificazione dell'ordine dato dal papa, della di– subbidienza opposta dal clero all'ordine del papa, e della acquiescenza del papa alla disubbidienza del clero è sempre la stessa: occorre evitare mali peggiori. Con questa teoria uno può fare tutto quello che vuole, soprat– tutto se riserva a sé medesimo l'ufficio di determinare quale è il male mag– giore e quale è il male minore. In nessuno di questi casi la Santa Sede condannò chi disobbediva ai suoi ordini, sebbene la dottrina astratta legittimasse le piu esplicite con– danne. In linea generale si può dire che i cattolici dei paesi germanici e anglo-sassoni godono di fatto un'autonomia incontestata in tutte le questioni che non siano strettamente dogmatiche. Invece sui cattolici dei paesi latini le autorità ecclesiastiche rivendicano un controllo assai piu stretto, anche in questioni politiche, sulle quali nessun tedesco o anglosassone consenti– rebbe loro la minima ingerenza. 1 Li/e and Speeches of Danie'l O'Connell M. P., edited by bis son John O'Connell, Du– blin, 1848, vol. II, pp. 236, 257; G. SALMON, Infallibility of the Church, London, Mutray, 1923, pp. 188, 464. 218 BibliotecaGino Bianco

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