Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo quindicesimo Italiae Vaticanodurante la guerra Quale influenza abbia esercitato sui cattolici italiani il Vaticano negli anni della guerra, è difficile determinare con esattezza. È certo che il Vati'cano cercò di evitare che l'Italia entrasse in guer– ra a fianco della Triplice intesa ed aumentasse cos1 le difficoltà in cui si di– battevano gli Imperi centrali. Se l'alto clero, se tutti gli uomini politici piu autorevoli negli ambienti cattolici, se tutti i quotidiani cattolici italiani, sostennero concordemente la politica della neutralità fino al maggio 1915, 1 sarebbe ingenuità credere che questo sia avvenuto contro la volontà di Benedetto XV e del cardinale Gasparri. Il giornale di Firenze l'Unità catto– lica del 5 novembre 1914, polemizzando con quei cattolici che si dichia– ravano favorevoli all'intervento dell'Italia nella guerra contro gli Imperi cen– trali, scriveva: Se un dv il governo L. .J dimenticherà, sotto qualsivoglia pretesto, gli interessi veri dell'Italia, che sono quelli della pace, e dichiarerà una guerra cristianamente ingiusta, noi cattolici non ci ribelleremo a Cesare L..J, ma andremo al fuoco senza energia, senza entusiasmi, come vittime al macello [...]. Una delle maggiori differenze e diver– genze interne (e domani anche internazionale) è la Questione romana [... J. Ricordatevi quanto oggi vi diciamo: se gli eventi a tal punto giungessero da creare un'indubbia opposizione di interessi fra la vostra Italia ed il Papato, e che ipoteticamente s'impo– nesse una divisione fra i cittadini, il partito dei cattolici non può essere che uno fino da questo istante. L'Unità cattolt'ca era finanziariamente mantenuta dal Vaticano, e non avrebbe certo assunto quest'atteggiamento, se non fosse stata sicura di in– terpretare il pensiero della segreteria di stato. D'altra parte sarebbe poco corretto attribuire al Vaticano un'influenza preponderante sulle correnti dell'opinione pubblica in Italia. L'Osservatore romano faceva del bluff bello e buono, nel giugno del 1916, quando affer– mava che "i cattolici [italiani], prima della ~ichiarazione di guerra, furono 1 Sull'atteggiamento dei cattolici italiani durante la guerra, si può vedere Ch. LorsEAu, Politique romaine et sentiment français, cit., pp. 48-.50, 54, .57; F. MEDA, I cattolici italiani nella guerra, Milano, Mondadori, 1928, pp. 20, 28, 34, 45; G. QuADROITA, La Chiesa cattolica nella crisi universale, cit., pp. 72 sgg. 205 BibliotecaGino Bianco

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