Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo decimo L'enciclica" Il fermo proposito" C'era nella politica di Pio X un'intima contraddizione fra l'intransi– genza sulla questione romana e la paura della rivoluzione. L'intransigenza sul– la questione romana lo portava a mantenere il non expedit anche a costo di favorire la vittoria dei candidati socialisti, come aveva fatto a Berga– mo. La paura della rivoluzione lo consigliava di favorire le alleanze fra cat– tolici e nazionali conservatori, anche a costo di qualche concessione forma– le sulla questione romana, come aveva fatto a Bologna. Le due tattiche contraddittorie non potevano convivere a lungo. Le elezioni generali si prevedevano per una data molto vicina, per la fine del 1904 o il principio del 1905. I democratici cristiani, fingendo di non accorgersi che il loro movimento era stato condannato dal papa nel motu proprio del 18 dicembre 1903, si preparavano alle elezioni come se il non expedù non esistesse piu o non li riguardasse affatto. Forti della loro pre– valenza nell'Opera dei congressi, progettavano di presentare candidati pro– pri nel maggior numero possibile di collegi. Se, sottraendo i voti cattolici ai nazionali conservatori, avessero favorito in molti collegi la vittoria dei socialisti, tanto meglio: ( i nazionali conservatori, schiacciati tra i cattolici e i socialisti, sarebbero stati ridotti piu rapidamente all'impotenza. Questa tattica doveva apparire tanto piu colpevole a Pio X in quanto, non con– tenti di violare cos1 il non expedit, non si curavano della questione roma– na; essi indebolivano i nazionali conservatori senza preoccuparsi dei fini per i quali Leone XIII aveva incoraggiato la loro tattica. Leone XIII sperava di giungere alla soluzione della questione romana mediante una rivoluzione; i democratici cristiani minacciavano di contribuire alla rivoluzione disinte– ressandosi della questione romana. ) Il 2 luglio 1904 si radunò il comitato permanente dell'Opera dei con– gressi. I conservatori, che formavano la minoranza, presentarono un or– dine del giorno, in cui Sua Santità era supplicata "umilmente di dire una parola che tronc[ asse] ogni divisione" sulle questioni che dividevano i catto– lici italiani, cioè la questione romana, il non expedit, l'autonomia del mo– vimento politico dall'autorità ecclesiastica, la tattica elettorale, la prevalen– za da dare ai criteri economici sui religiosi o viceversa. Il comitato non po- 162 BibliotecaGinoBianco

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