Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Le "combinazioni" fra Stato e Chiesa duta la personalità giuridica, furono intestati non alle congregazioni, ma ad .alcuni membri di esse, che morendo li lasciavano in eredità ad altri membri. Il governo conosceva questo fatto e lasciava correre. Don Bosco poté liberamente coprire l'Italia con una vasta rete di istituzioni di benefi– cenza e di scuole per il popolo: chi gli sugged le forme legali, con cui as– sicurare la stabilità delle sue istituzioni, fu lo stesso ministro Rattazzi, che nel 1855 aveva promossa la legge di soppressione della personalità giuridica agli ordini religiosi e di confisca dei loro beni. Quando le truppe italiane occuparono Roma, il 20 settembre 1870, la capitolazione firmata dal generale delle truppe italiane e da quello delle truppe papali portava che la città leonina, cioè quella parte di Roma che era sulla destra del Tevere, sarebbe rimasta occupata dalle truppe pontifi– cie. Ma il 24 settembre il cardinale segretario di stato, Antonelli, fece sapere al barone Blanc, che accompagnava lo stato maggiore delle truppe occupanti come uomo di fiducia del ministro degli Esteri del regno d'Ita– lia, che desiderava vederlo. Il barone Blanc non si fece invitare due volte. Nella conversazione che ne seguf, il cardinale dichiarò il che il Santo Padre ed egli non potevano che riconoscere e lodare lo spirito e la condotta del– le truppe italiane"; ma queste si erano astenute dall'occupare la città leonina; il quartiere abbandonato a se stesso era divenuto il ricovero di molti mal– fattori e si trovava in piena anarchia; perciò il cardinale pregava, a nome del papa, le autorità italiane di stabilire anche nella città leonina una re– golare amministrazione militare, di occupare anche il castel Sant' Angelo al– l'entrata della città leonina, e di fare asportare le casse di polvere che eran rimaste nei giardini del Vaticano e che preoccupavano Sua Santità: Dovete ammettere - aggiunse il cardinale - che Sua Santità ed io non spingiamo le difficoltà all'estremo; noi non ci comportiamo come chi si rifiuta di vedere e di sentire. Beninteso la domanda del papa non doveva pregiudicare, né teorica– mente né praticamente, né la sorte futura della città leonina né gli altri diritti della Santa Sede. Per effetto di questa "combinazione," le truppe italiane occuparono anche la città leonina, meno il Vaticano vero e proprio. 6 Le conversazioni, cosi incominciate, continuarono. Siccome la situazio– ne finanziaria della Santa Sede era difficilissima, il governo italiano versò la somma di 50.000 scudi, che rappresentava una mensilità della dotazione annuale (600.000 scudi), che il bilancio degli antichi "Stati della Chie– sa" assegnava al sommo pontefice. 7 Le conversazioni non furono interrotte neanche dal plebiscito, che ebbe luogo in Roma il 2 ottobre, per dichia– rare l'annessione al regno d'Italia, e neanche_dalla dichiarazione con cui il governo italiano, il 4 ottobre, accettò il plebiscito. 8 6 R. CADORNA, La liberazione di Roma nell'anno 1870 ed il plebiscito, Torino, Roux, 1889, pp. 218 sgg., 263. 1 lbid., pp. 264-69. 8 Questi negoziati furono rivelati nel 1895 dallo stesso barone Blanc in una pubblicazione 131 BibliotecaGino Bianco

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