Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo secondo Sovranita territoriale e indipendenza spirituale Fino a tutto il secolo XVIII, i canonisti giustificarono la sovranità pontificia sugli "Stati della Chiesa" con le stesse prove con cui tutti gli altri prfncipi laici ed ecclesiastici dimostravano la legittimità dei loro pos– sedimenti: cioè con titoli di regolare acquisto. Fino al secolo XV, come ti– tolo di regolare acquisto, fu da essi invocata la "donazione di Costantino." Dopo che Lorenzo Valla dimostrò che quel documento era apocrifo, do– cumenti fondamentali della legittimità diventarono le donazioni di Pipino e di Carlomagno. Oltre che dal principio di legittimità secondo il diritto comune, gli Stati della Chiesa erano protetti dallo speciale privilegio cano– nico, che rendeva intangibili, sotto pena di scomunica, i beni appartenenti ad enti religiosi: la Chiesa di Roma godeva di questo privilegio come tutti gli altri vescovati, abbazie, parrocchie, ecc., che formavano la cristianità. Oltre ad essere sovrano legittimo degli Stati della Chiesa e a godere dello speciale privilegio canonico che proteggeva tutti i beni ecclesiastici, il papa era il capo della Chiesa universale. Autorità spirituale e sovranità territoriale erano associate nella sua persona da un rapporto di coesistenza, non da un rapporto di necessità. Nessuno pensava che la sovranità territo– riale fosse concatenata all'autorità spirituale come condizione indispensabile per il libero esercizio di essa. Questa dottrina non si trova mai in nessun documento pontificio prima del secolo XIX. 1 Storicamente la sovranità territoriale si formò dai tempi di Gregorio Magno ai tempi di Stefano II (secc. VI-VIII), come "conseguenza" del– l'autorità spirituale; nessuno la considerò mai, nel medioevo, come "garan– zia" di quell'autorità. L'opinione degli uomini del medioevo - frutto di una troppo chiara esperienza - si trova formulata in Dante: ed era che la sovranità territoriale, lungi dal garantire, metteva continuamente in pericolo e pervertiva l'esercizio dell'autorità spirituale. Sarebbe stato ben audace quel teologo o canonista del secolo XIII o XIV, il quale avesse affermato che la sovranità del papa su Roma era stata voluta dalla Provvidenza per garan- 1 I documenti sul dominio temporale della Santa Sede, dalle origini al 1793, furono rac– colti da A. THEINER, Codex diplomaticus dominii temporalis Sanctae Sedis, Roma, 1861-62, 3 voli. in folio. 94 BibliotecaGino Bianco

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