Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

La questione romana La conciliazione e il Vaticano Quali risultati ·ricaverebbe il Vaticano da questa chiusura dell'antica questione? , -Sembra estremamente difficile che la curia vaticana speri di conqui– stare una indipendenza davvero "inviolabile" il giorno in cui la sovranità del papa sia riconosciuta su un determinato possesso territoriale, grande o piccolo che sia. Il mondo è pieno di sovrani, che sono andati a gambe all'aria, nono– stante che avessero in piena regola tutte le carte di sovranità. Lo stesso papa, prima del 1859, era sovrano di territori abbastanza estesi nell'Italia centrale. Orbene, quella sovranità, giuridicamente perfetta da secoli, gli evitò forse di perdere quei territori, fra il 1859 e il 1870? D'altra parte, anche nelle condizioni giuridiche create dalla legge delle guarentigie - cioè pur senza essere piu sovrano - il papa è stato sempre rispettato, durante questi ultimi cinquant'anni, nella sua indipenden– za spirituale. E questo, perché? Perché era difeso nella sua libertà dalla co– scienza morale dei cattolici, e anche dei non cattolici, di tutto il mondo, e dal senso politico degli stessi anticlericali italiani. Ma supponiamo che prevalga un giorno in Italia una corrente di anticlericalismo sfrenato, e supponiamo che le condizioni della politica in– ternazionale consentano all'anticlericalismo italiano di darsi li.bera carriera, fino magari a mettere in carcere ed ammazzare papa e cardinali. Trove– rebbe forse il papa una difesa contro questi attentati, nel fatto che un trat– tato, munito di tutte le cresime del diritto internazionale, gli avrebbe già riconosciuto, non solo il godimento, ma anche la sovranità su un terri- torio piu O meno vasto? I L'esercizio "inviolabile" della propria autorità non può essere garantito in via assoluta, né al papa, né ad alcun altro sovrano, da nessun congegno di formule giuridiche e da nessun puntello di sovranità territoriali. La indipendenza materiale del papa sarà sempre alla mercè del piu forte. E la indipendenza spirituale non dipenderà mai da condizioni materiali: deve essere sempre un fatto morale. La sola sua possibile garanzia è la coscienza del papa, e non il territorio, su cui il papa si trova ad abitare. Pio VII era prigioniero del piu prepotente uomo d'arme, che abbia visto la storia: ma era libero di una libertà morale, che Napoleone non poteva violare. Ales– sandro VI era libero sovrano di uno stato, che fatte le proporzioni dei tempi, era piuttosto vasto; ma era prigioniero delle sue passioni impure; e proprio il dominio territoriale era strumento di . lusinghe o di ricatti su di lui nelle mani di amici e di avversari. Escluso, dunque, che nella sovranità sul territorio di suo domicilio il Vaticano cerchi una reale garanzia della propria libertà, quale scopo dobbia– mo attribuire al mutamento di situazione giuridica, che il Vaticano do– manda? La risposta a questa domanda si trova, quando si consideri che la 75 BtbllotecaGino Bianco

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