Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Capitolo secondo Le condizioni attuali La crisi della guerra La guerra e la crisi postbellica, ingigantendo la minaccia del socialismo rivoluzionario, ha precipitato il processo, che si era andato preparando nei primi quindici anni del secolo. 1 La borghesia liberale, atterrita dai fenomeni di violenza e di rivolta che si generalizzarono non appena venne meno, nel 1919, la compressione del tempo di guerra, rotolò affannosamente verso l'organizzazione cattolica. Alla sua volta il clero si guardò bene dal respingere i nuovi venuti con la pregiudiziale temporalistica e antisabauda del 1870-1900; rinunziò finanche ad imporre la pregiudiziale confessionale, con grande scandalo dei tradiziona– listi, come l'arcivescovo di Genova, cardinale Boggiani; il partito cattolico si trasformò in partito popolare per poter inquadrare anche degli... ebrei. Ma tutta la vecchia massa clerico-moderata di Pio X si travasò nel nuovo partito; e il clero continuò a dargli come base d'operazione la sua organiz– zazione secolare. Fu un'opera febbrile, affannosa, di propaganda in tutte le classi sociali, e con tutti gli argomenti possibili. Ai contadini si prometteva la terra, e ai proprietari si assicurava la riscossione delle rendite. I liberali potevano ve– dere nel nuovo partito il difensore di tutte le libertà contro la tirannia bol– scevica; e i cattolici potevano aspettare il trionfo di un nuovo ordine intellet– tuale, morale, sociale, sotto il controllo della Chiesa. La politica neutralista e tedescofila dei giornali quotidiani del trust cattolico e gli sforzi del papa per mettere fine alla "inutile strage," servivano a conciliare le simpatie di chi non aveva voluto la guerra o era stato esasperato dei danni di essa; la partecipazione dell'on. Meda ai ministeri di guerra, e di molti propagandisti e organizzatori alla guerra stessa, aprivano la via alla penetrazione nei grup– pi interventisti e intesofili. Si prometteva una nuova politica di pace ai de– mocratici; e si protestava contro le delusioni dalmatiche e coloniali del con– gresso di Versailles, in compagnia dei nazionalisti. Nella enorme confusione di idee, che ottenebrò lo spirito italiano fra il 1919 e il 1920, e di cui il nostro paese è ancora ben lungi dall'essere 60 BibliotecaGino Bianco

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