Roma del popolo

-7cisionc, ma non potremo vedere in questa, che un fallo politico fli rello a prevenire l'attuazione di un principio levato a minacciare i dirilli della nazione. La rivoluzione poi seguitava cnll' appuntars i i cannoni contro le mura del Qui rinale. Con che però. se proteslavasi contro le arti del potere governa livo, s i lasciava inviolato il Pontefice, come quello che ~olo forse per debolezza c raggirabilità aveva avuto parte nei falli provocatori di questo movimento. E cosi si usava d'una grande indulgenza. Ecco una successione di falli g li uni uscenti dagli alt ri per una indeclinabllc necessità. La rivoluzione ebbe provocazione cd impulso dai lenlalivi falli da l governo onde spegnere gli orflinl di libertà stabiliti ; e se il governo fosse s tato di buona fede, c rosse rimasto stretto al suo popolo, l' avrebhc provvid~ mcnte evi tata. Pretendere che lo stato restasse ind ifferente a ll ' opera di distruzione colla quale si veniva ad annie ntare la sua vita, che la società perdesse l'is tinto perfino della propria conservazione, cd ogni sentimento di dignità per dive nire nuov01mente serva dell ' onnlpotenza clerica le, era pretendere un ' a ssurdità. (l ) Vedi Indice degli avvenimenti che prccorsero la rivoluzione romana. N. 1. Schiar. e Docum. t r. LA CONVOCAZIONE DELI..\ COSTITUENTE RO~Ul'\,\ Ualla sollevninne rornaua, il Papa prendeva motivo per lasciare occultamente lo s tato e ri cover;us i nel regno di ·apnll a Gaeta. Ques ta parte nza. e di poi la prete~a anticoslifuzion<tlc di governare lo s tato romano d01 quella sede, il rifiuto di tra tiare anzi di conferire cogli inviati della Giunta Suprema provvisori amente costitui la In Roma , incaricali di richiamare il papa ;~Ila Capitale , la sospensione da esso decretala delle guarantigic co- ( 1) Nota bene. La rivoluzione (u una 11ecessilà, e inoltre fu diritto . poichè niuna legge di dovere può condannn1·e i popoli, in privilegio di alcuni dominato,·i, a subire la servitu, e la degradflzione morale e civile. CMì (u una polit ica necessità l'opposizione del poputo alla redenzione nazionale e alla conquista della libertà, c quand'anche la storia non ce lo avesse attestato, quando o.nche i (ntti contemporanei non ne avessero somministrato una ulteriore dimostrazione, ct·ediamo che a priori la si (asse dovuta riconoscere come logicamente necessaria.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==