Roma del popolo

.. , ;).J. mas~e l'idea di n•pubblica o rli sovran il it popolare: srrupolo rh<' tu ucmmanco osservato dall' lsle~so Outlinot, il quale forse per brutale derisione, dirigeva le s ue lettere al sig. Avezzana , ministro della Repubblica romana ! 1 » « Ma per quanto fosse volpe Il Lesseps. non era abbastanza tigre per corrispondere completamente alle perfide intenzioni del suo governo, ed ai brutali Istinti del generale ; onde, ere- · dendo egli di essere investito di Jlienl poteri, perchè la spedizione di Civitavecchia si comportasse in modo conforme al voto rtell' Assemblea, qui en definitive, elait souveraine, n on trovava gius lo che si avesse a spargere sangue à fin a'obbliger, p ~:~ •· la force, un peuple à se (aire pr·otèger, e quindi ce rcava di distogliere l' Oudlnot dal feroce ed anticostituzionale pro1Josilo di en · trare in Roma pc1r la force, ed incorninclarne l'allacco sans y etre provoqué et sans ordres (ormels. Non trovava giusto che s i avesse a (oudroyer Rome per da rle prova d' amit il!, e per mostrarle la buona intenzione de la prolegér. E quando non avesse avolo a ltro diritto per opporsi alle violenze di Oudioot che Il sovrano volere delia rappresentanza nazionale l'humanité seule l'avrebbe indotto a lenere tale condotta. >> << Mn Oudinot rispettava la tregua conchiosa dal ministro plenipotenziario col far occupare paciflquement Il monte Mario con altre importantissime pos izioni e rispondeva alle di lui amichevoli rimoslranze con un linguaggio da taverna e tale che l' istesso umilissimo Lesseps fu costretto di dichiarare peu conforme à la dtgnilé et à 11& independence de son caractére. >• << Dal che chiaramente r isulta che Oudlnot agiva dietro segrl!te istruzioni del suo rinnegato governo. il quale non aveva spedito a Roma Il Lesseps, se non nell'Intento di avere un complice di più nella sua scellerata Impresa e di tenere a bada un'altra volta la moribonda Assemblel) costituente. lnfalli, non essendo il Lesseps abbas tanza triste, come al governo francese si conveniva, alla vigilia dello scioglimento dell'Assemblea ricevette aperta una lettera che era passata per le mani di Oudinot, e colla qua le era richiam;•to a Parigi. In pari tempo II generale ricevette ordiiJe et' entrer à Rome de vive force ! )> << Giunto a Parigi il Lesseps non è mal riusci to ad ottenere dal ~overno udi?nza per ra~gll senlire le sue ragioni, onde gli toccò eh ascollara m pace le Impudenti assetzloni che contro di lui e <Ici popolo romano ebbQ la sfrontatezza di pronunci;t re Odllon Jlarrot dalla tri~una l' 11 giugno. A seolire costui, se rimprovero poteva muovers1 al eencrale in capo , ora solo di avere spinto

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