Roma del popolo

x.• .'S. lflO CARO YA.tERIO. Gcuot•lt 2~1 Setlembre t 84!l. Fr:l le altre vili c sl upidc cose ispiral c ai bttoni c moderat i giorna li eli Fr:~ncia clr~lla rabbia di non poter confutare la lellera di iU<lZZinl ai J\linl~tri Tocquevillc c Falloux, avrete lclt o le conl umelic del giornale l' Union. 1\lazzini è una coscienza col· loca la troppo in alto per abbassarsi n no al fang-o di quella geni e senza nome che fa impudente merc<1to in Parigi d'ogni llrinciplo c d'ogni dovere, c che a forzi\ d' usarla sgraziatamente ha slcmprata anche l'arma che sola le rimaneva contro l colpi dell.t \'Crilit , la calunnia. Non credo che Mazzini voglia umiliarsi :1 rispondere al men · lovnto giomale, mollo più che la cal unnia del medesimo insinuata, è goiTa cd avven tala , quanto ella é lurpe; ma che gli Italiani si taceiano, non lo comporla l'onore c il debito nazionale, e Il giusto sdegno contro quejl'li strani eri che1 non contenti di avere adoperala hrulalmcnlc la forza sovra una generosa nazione, non si vergogo<Jno d' insu Ilaria tu llo dì in ciò che le avanza di più ca ro e piu san to , le anime immortal i dc' suoi più illuslrl cittadini . A voi Piemontesi e Liguri. a'qu:~li l\Iazzini piu specialmente appartiene, convencbbc rli consultare alcuni falli domestici che basterebbero a far manif<'slc la purezw fieli' nnimo e le vlrlù private di un lanl' uomo, ~c vi fosse bisogno rli ciò per conoscerlo; e questo dovreste fare, non per una iuutile difesa del medesimo, ma perchè è bene che il mondo r ivilc tocchi con mano ogni nuova bassezza dc' nostri invasori, <' vcgga sempre più nu dove giunga in Francia , presso una cel'la parle di quell ' infelice nazione, la disonestà, l'impudenza, l'oblio 1lcl proprio onore c del pro(Jrio decoro.

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