La Repubblica romana del 1849

La Repubblica Romana del 1849 9 rara i votanti furono 27 ooo; e cosl proporzionalmente in tutti gli allri capoluoghi. " Mirabile attività - scrive il Saffi - spiegò l' Ar·· mellini in tutte queste bisogna delle elezioni; e le sue circolari ai presidi, le sue provvidenze, le sue cure per prevenire i raggiri, facilitare il concorso dei votanti, francheggiare i suffragi da ogni impedimento o minac• eia; mantenere l'ordine e la dignità nell'esercizio di questo diritto; promuovere la virtù civica nelle cose pubbliche, rimangono alto documento di sapienza civile. E come il buon vecchio ottimamente comprendeva il pensiero patrio, al quale in principal modo dovevano essere volte le aspirazioni del moto di Roma, cosl, ac• cogliendo la proposta del Comitato dei Circoli Italiani, sancl in apposita legge il voto che intendeva fare della Costituente romana il primo anello della Italiana; e la vigilia delle elezioni, le città dello Stato ricevettero con plauso unanime il decreto pel quale, tra i 200 deputati romani, i 6o eletti a maggioranza di suffragi dovevano riguardarsi investiti del doppio mandato di rappresen• tanti del!'Assemblea dello Stato e di membri della Co• stituente nazionale, della quale Roma chiedeva agli altri governi italiani la pronta convocazione . ., Il giorno s febbrajo i deputati, ornati della fascia tri• colore, al suono delle bande civiche scendevano dal Campidoglio al palazzo della Cancelleria ed a mezzo. giorno entravano nella sala delle sedute. Le tribune erano gremite di pubblico, fra il quale, moltissime si• gnore. Armellini, salito al banco degli· oratori, lesse, tra un profondo silenzio il discorso di apertura. Cominciava dal render conto delle cose fatte dal go· verno provvisorio; riassumeva gli avvenimenti del regno di Pio IX, moslrava la conseguenza logica del sistema delle riforme da esso intraprese, la necessità di pro• 81b' oteca Gt 10 Bianco

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