La Repubblica romana del 1849

8 La Repubblica Romana del 1849 Un decreto ~ella Costituente fissava il 21 gennajo la data della convocazione dei collegi elettorali; e quella del 9 febbrajo per l'apertura dell'Assemblea. Il numero dei rappresentanti doveva essere 200. Elettori tutti i cittadini dello Stato dell'età di 21 anni e civilmente abili; eleggibili tutti i cittadini dell'età di 25. I deputati erano retribuiti con due scudi al gjorno. Nelle provincie i reazionart lavoravano attivamente per indurre gli elettori all'astensione, ma invano, Nella sola provincia di Bologna, che et a quella più specialmente presa di mira dai preti, ben 20 ooo elettori accorsero alle urne. Ad Albano i sanfedisti apparecchiavano tumulti per il giorno della votazione, ma anche questi erano sventati. Ma non tutti i preti erano reazionari. Il vescovo di Rieti in persona, andò egli stesso ad aprire la votazione. È vero che poco dopo il vescovo morl e si dubita fortemente che sia stato avvelenato dai sanfedisti. Il èoncorso degli elettori fu numeroso molto più che oggi non avvenga. In Roma sopra· 35 ooo elettori, vota• rono 25 ooo. L'avvocato Sturbinetti raccolse il massimo numero dei st1ffragi, ossia 16 153; l'avvocato Armellini 13 175; P. Sterbini II 718; monsignor C. L. Muzzarelli 11 555; G. Galletti II 277; F. Sci fon i 9859; P. di Campello 93n; P. De Rossi 77o6; A. Calandrelli 7697; G. Gabussi 7095; L. Mariani 6777; Carlo Bonaparte principe di Canino 6449. Basta paragonare queste cifre a quelle delle votazioni odierne, colla popolazione di Roma quasi triplicata, per capire quanto entusiasmo doveva esservi in quei giorni, in quella lotta santa per la libertà e per la patria. Nè con minore entusiasmo votarono le provincie, Abbiamo già detto che a Bologna accorsero alle urne, malgrado la scomunica del papa, 20 ooo elettori; a FerBib: oteca Gi,o Bianc.o

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