La Repubblica romana del 1849

60 La Repribblica Romana del 1849 Cinquant'anni di tempo hanno travolto miseramente molte cose in Italia; molte speranze andarono deluse, molte glorie si offuscarono; mentre il ricordo della Re• pubblica romana continua a rifulgere di luce vivissima, e i nomi degli uomini che vi ebbero parte, che lottarono nell'assemblea o caddero combattendo sulle sacre mura, continuano ad essere i nomi più popolari d'Italia, i santi del nuovo calendario civile. Mazzini scriveva sotto l'impressione immediata degli avvenimenti e ignorava, certo, molte cose che noi co• nosciamo oggi, grazie alle pubblicazioni di documenti storici che non lasciano ombra di dubbio intorno alla parte rappresentata da molti uomini politici per ab• battere la Repubblica teverina, il cui successo avrebbe forse tarpato le ali a molte ambizioni. Per esempio, alla mostra del Risorgimento, nell' Esposizione di Torino del 1884 figurava una lettera di Maz• zini diretta a Lamarrvora, nella quale, il grande apo• stolo dell'unità italiana, per nulla sgomento delle difficoltà che incontrava in Roma minacciata da quattro ese:-citi, pensa va alla prosecuzione della lotta contro l'Austria e si rimetteva ingenuamente al Lamarmora per stabilire di comune accordo un piano di guerra atto a liberare l'Italia dal giogo degli stranieri. ' Il generale regio non si degnava neppure di rispÒndere, ma, occupato allora a domare l' insurrezione dei patrioti genovesi, faceva di peggio; e postilla va di sua mano la lettera di Mazzini colle seguenti parole: questa lettera mi ftt rimessa la vigilia eh' io attaccavo Genova. La presa di quella fortezza dalle mani dei ribelli, era la sola risposta a quel/' impudente cospiratore. Questo piccolo ricordo storico, serva a spiegare l'am• biente di ingiusta diffidenza nella quale operavano i loro eroismi gli uomini della Repubblica romana. Quest'altro brano di una lettera di Cavour, oltre la Bib; oteca Gt'10 Bianco

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