La Repubblica romana del 1849

58 La Repubblica Ro111a11adel 1849 procacciarvi le maledizioni dei popoli senza ottenere riconciliazione e fiducia dai loro oppressori. " Perchè il nome e l'onore di Francia sono nel fango? non solamente per l'iniquo fatto, ma pel modo del fatto non solamente per la violazione sfacciata del programma di non intervento ed' indipend~nza internazionale scritto sulla bandiera della nazione, e ripetuto da tutti i mini• stri del suo governo - non solamente per la codarda oppressione esercitata dall'armi francesi unite colle napoletane, colle austriache, colle spagnuole, a danno d'uno Stato pressochè inerme, di popolazione grandement~ inferiore al più piccolo dei quattro Stati invadenti - non solamente per tutte le promesse di libertà, di pace, di ordine ad una ad una tradite, ma pei menomi particolari dell'impresa. Io non so d'alcun periodo nella storia moderna, tranne fors!! quello dello smem• bramento della Polonia, nel quale in così breve tempo si siano accumulate tante turpezze sul nome di una na• zione che mormora la parola di libertà. ,, La finissima lettera di Mazzini, nella sua parte stret· tamente storica e politica, termina così: " La Repubblica romana è caduta; ma il suo diritto vive, immortale fantasma che sorgerà sovente a turbarvi i sogni. E sarà nostra cura evocarlo. La questione politica è intatta. L'Assemblea costituente romana, dichiarando ch'essa intendeva cedere unicamente alla forza, senza accordi e transazioni colpevoli, vi rapiva ogni base di azione legale. Noi non abbiamo capitolato. Il diritto di Roma esiste potente come al giorno in cui fu decretata la forma repubblicana. La disfatta non ha potuto mutarlo. Il voto delle popolazioni, legalmente e liberamente espresso, rimane condizione di vita normale, alla quale nessuno può ornai più sottrarsi. Voi non osaste negare quel diritto, mendicaste solamente pretesti ~d attenuarne, o renderne dubbia l'espres~ione B bi oteca Gt 10 Bic1nco

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