La Repubblica romana del 1849

46 La Rep11bbl1ca Ro111a11adel 1849 notte le sue mura; esse racchiudono l'avvenire della nazione. Vigilate, mentre quei che hanno combattuto quattordici ore riposano, alle porte, alle barricate. L'angelo della patria vigila con voi, e l'angelo della patria è l'angelo della nazione. Viva la Repubblica 1 " Il giorno 12, Oudinot, già padrone del primo bastione a sinistra· di San Pancrazio intimava la resa. li triumvirato rispondeva cosl: " Abbiamo l'onore di trasmettervi la risposta dell'as• semblea alla vostra comunicazione del 1:a. " Noi non tradiamo mai le nostre promesse. Abbiamo promesso difendere, in esecuzione agli ordini dell' Assemblea e del popolo romano, la bandiera della Repubblica, l'onore del paese e la santità della capitale del mondo cristiano, e manterremo la nostra promessa. " Intanto le artiglierie francesi avevano aperto due breccie, una a destra e una a sinistra di Porta San Pancrazio. La notte fra il ventuno e il ventidue tentarono l'as• salto per la breccia a sinistra, tra San Pancrazio e Por• tese e riuscirono ad impadronirsi di un casino posto dentro le mura. Nove giorni continuò ancora la difesa; e la battaglia finale ebbe luogo il 30 giugno. Aila sera di quel giorno fatale ogni resistenza era divenuta inutile, perchè il numero sovrastava al valore e Garibaldi si recava all'Assemblea dichiarando che era obbligato a rinunciare alla riva destra del Te• vere, e proponendo di far saltare tutti i ponti per con• tinuare la difesa dalla riva sinistra; ma l'Assemblea decideva la cessazione di una resistenza divenuta inu• tile,sdegnando di venire ad una capitolazione qualunque. Per oltre tre giorni i francesi non osarono di inoltrarsi nell'interno della città, limitandosi ad occupare alcune delle porte principali, Bib oteca G1 10 81arco

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